Crocetta si prepara per il grande salto sulla ribalta nazionale in caso di nuove elezioni.
"Per carità, io sono governatore della Sicilia e sono un uomo delle istituzioni e di partito, ma di certo questo è il momento che il Megafono cresca anche oltre lo Stretto, da Torino e Milano chiedono un mio impegno e penso che occorra portare una ventata di aria nuova nel Paese: presenteremo liste alla Camera e al Senato", dice il governatore. Il programma è pronto e avrà tre punti: "Rinnovamento delle istituzioni, questione della povertà che vivono le famiglie italiane e sviluppo per le imprese, sono queste le priorità", aggiunge l'ex sindaco di Gela, che da settimane si accredita nei salotti che contano della tv, ma non solo.
E' soprattutto fuori dai partiti che il governatore sta cercando di accreditare la sua immagine di rinnovatore. Da quando è stato eletto, almeno una volta alla settimana è stato ospite in un programma televisivo nazionale. È andato a "L'Arena" di Massimo Giletti su RaiUno, dove è stato lanciato un sondaggio sul futuro presidente del Consiglio con diversi nomi in pista: da Berlusconi a Bersani e, a sorpresa, Crocetta.
È stato l'unico governatore siciliano ad andare in prima serata nel programma "Che tempo che fa" di Fabio Fazio, e mercoledì scorso ha fatto un collegamento con "Le Invasioni barbariche" di Daria Bignardi. . "Mi chiamano perché sanno quello che sto facendo in Sicilia: io sono un governatore di strada, una persona umile che lavora sodo per cambiare le cose", dice Crocetta, che punta ad accrescere la sua immagine nazionale e sa che ci sta riuscendo. Tanto che nel Pd e in ambienti della sinistra milanese comincia a circolare il suo nome anche come possibile candidato alle primarie per stoppare il sindaco di Firenze Matteo Renzi. Dopo l'incontro con Barca, lo stesso ministro si è lasciato sfuggire una battuta: "Rosario, saresti un candidato ideale per il centrosinistra".