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Se ti dicessero allenamento mentale a che cosa penseresti?

Da Certifiedmentalcoachitalia

Un allenamento mentale direte voi? A cosa serve? Serve tanto, a volte risulta persino essere l’ago della bilancia che determina la vittoria o la sconfitta.

L’allenamento mentale può esser un valido aiuto per diverse categorie di individui: allenatori e atleti.

Il termine coach sportivo indica spesso un allenatore dedito a schemi di gioco e tattiche, il classico CT pienamente convinto che il fisico e la tecnica siano requisiti imprescindibili e i soli che permettano di raggiungere la vittoria. Nella realtà coach sportivo ha anche un’altra accezione: un individuo dedito al mondo dello sport che pone sullo steso piano allenamento mentale e allenamento fisico.

Un allenamento mentale direte voi? A cosa serve? Serve tanto, a volte risulta persino essere l’ago della bilancia che determina la vittoria o la sconfitta.

Per un coach sportivo, infatti, l’allenamento mentale pone l’individuo nelle condizioni di credere in se stesso, di superare i propri limiti, al fine di migliorare le performance in gara e ottenere la medaglia tanto desiderata piuttosto che la coppa da tempo rincorsa.

L’allenamento mentale può esser un valido aiuto per diverse categorie di individui: allenatori e atleti.

 

IN CHE COSA CONSISTE UN ALLENAMENTO MENTALE PER UN ALLENATORE

Il sogno di un ciascun allenatore è riuscire a portare la propria squadra a livelli competitivi molto elevati, vincere campionati importanti e cercare di riconfermarsi ogni anno dimostrando il proprio valore. Per poter metter in pratica tutto ciò occorre però che lui stesso sia il primo disposto a migliorarsi, ad apprendere, ad allenarsi. L’allenamento mentale per allenatori ha come primo obiettivo migliorare le qualità di leadership e le capacità di comunicare, in modo tale renderli un punto di riferimento a 360° per i propri atleti. L’allenamento mentale in questo caso non serve per migliorare le performance in gara ma per trasformare un semplice tecnico sportivo in una guida leader di successo.

Un allenamento mentale mette l’allenatore nelle condizioni di:

  • Guidare e motivare al massimo i suoi atleti, la sua squadra, al fine di sfruttare il potenziale del singolo e del gruppo invogliandolo a fare sempre meglio per raggiungere risultati eccellenti e grandi vittorie;
  • Gestire conflitti e crisi;
  • Comunicare in modo diretto e convincente le proprie strategie e i propri valori;
  • Gestire i rapporti con i media.

 

IN CHE COSA CONSISTE UN ALLENAMENTO MENTALE PER UN ATLETA

Il coach sportivo non prepara l’atleta sul piano tecnico e tattico, per questo infatti rimane centrale e insostituibile il ruolo del mister; ciò su cui va a lavorare è l’approccio mentale, la sua personalità, mira a far emergere tutto il suo potenziale inespresso, quello che rimane ogni volta nascosto quando subentrano stress ed ansia. Gli atleti che necessitano di un allenamento mentale possono essere sia giovani promesse che campioni “caduti in disgrazia”.

Per un giocatore all’inizio di carriera la possibilità di sbagliare è elevata, il desiderio di esibire al mondo il proprio potenziale è enorme e la brama di dimostrare quanto si è capaci travolgente. Ecco quindi che l’aiuto di un mental coach sportivo ha proprio l’obiettivo da un lato di rendere l’atleta più sicuro dei propri mezzi, consapevole che la vittoria dipende essenzialmente proprio dalla sua persona, e dall’altro di metterlo nella condizione di saper gestire situazioni di forte tensione emotiva.

Per un campione olimpico, invece, una volta vinto diventa d’obbligo trionfare nuovamente per dimostrare che quanto accaduto precedentemente non era frutto del caso, la cosiddetta fortuna del principiante, ma merito della tenacia e della costanza impiegate per mesi e anni negli allenamenti quotidiani. L’ansia da riconferma diventa dunque un sentimento facile da provare, capace di paralizzare, di rendere un movimento banale difficile e innaturale. L’allenamento mentale in questo caso consisterà nello sbloccare il giocatore e fargli comprendere che se è riuscito già una volta ad arrivare al traguardo, salvo condizioni fisiche che non lo permettano, non c’è nessun ostacolo che gli impedisca di bissare il successo, avendo oltretutto dalla sua la carta dell’esperienza.

 

Tralasciando le suddivisioni di categoria, l’allenamento mentale consiste essenzialmente in 6 step:

  1. Allenare la mente del giocatore a controllare le sue emozioni e i pensieri limitanti, a gestire la pressione pre-gara e durante l’esibizione;
  2. Stimolare la concentrazione e l’attenzione;
  3. Sviluppare una mentalità vincente, che aiuta l’individuo ad acquisire quella sicurezza e quella consapevolezza indispensabili per raggiungere l’obiettivo a cui aspira: una performance da applausi e standing ovation;
  4. Rendere l’atleta cosciente dei suoi punti di forza, valorizzandoli ulteriormente e andando invece ad aggredire le sue debolezze perché poi non siano più considerate tali;
  5. Responsabilizzare il soggetto, renderlo padrone delle sue azioni, infondendogli quella fiducia necessaria per agire senza dubitare di se stesso;
  6. Aiutare il giocatore ed essere in grado di gestire i rapporti con i compagni, con gli avversari e ovviamente con gli arbitri, che spesso condizionano prepotentemente l’andamento di una partita.

 

L’allenamento mentale è dunque efficace per creare una personalità forte e sicura dei propri mezzi e delle proprie abilità. Il suo supporto, unito alla preparazione di un buon tecnico, permette al giocatore di essere preparato su tutti i fronti, di scendere in campo con la giusta determinazione e cattiveria agonistica, fondamentali per un esito più che soddisfacente.


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