Ho un nuovo elettrodomestico, in cucina. Si chiama 'Cuoci-pappa'.
Me l'ha prestato la Ninni. Certo: da quando Leo è entrato nella nostra vita, di cose nuove in casa se ne vedono parecchie.
Ogni amico, ogni persona di cuore, ha sentito fin da subito l'istinto di solidarietà di aiutare, anche solo con un pensiero, a crescere questa nuova persona. Ed è bellissimo vedere come, ad ogni regalo, corrisponda un pezzetto della personalità di chi ce l'ha portato. Ho un quadretto con gli angeli (santo cielo), che non appenderò mai, ma che non butterò neanche mai via, nonostante reciti (giuro) 'Angiolino mio carino, dormi sopra il mio cuscino, fa che dorma in compagnia di Gesù e di Maria'.. ho un bavaglino 'Forza Napoli'.. ho uno scalda-biberon da automobile!
E, giustappunto, ho un cuoci-pappa.
Il Cuoci-pappa è arrivato un po' in sordina: avevo già preso vari omogeneizzati, per testare dalle espressioni principesche quale sarebbe stata la classifica di gradimento, a seconda delle smorfie.. Vitello, pollo, cavallo, agnello. Di tutto un po', insomma.
Roba cremosa, puzzosa, e molto inquietante. Lontana dalla mia idea di commestibile, ma come si fa a sapere cosa piace ad un bambino di 6 mesi?
Lui, fino ad ora, ha sentito solo del gran latte, e l'unica scelta consentita era tra tetta destra e tetta sinistra (ed il metodo per decidere, tra le due, era attaccarsi a quella più piena: non proprio un approccio da sommelier, insomma)..
Poi ho capito una cosa.
Ad un bambino di 6 mesi piace mangiare bene.
Come a tutti gli esseri umani.
Quindi, se la pappa ha un cattivo sapore, non è una buona pappa.
Ho cominciato a mettere le verdure.
Crema di zucca, con patate e parmigiano, alla fine, per mantecare.
Era così buona che, alla fine, dopo aver diviso i vasetti per lui, ne ho fatti altri due piattoni da mangiare, con il riso, per me e Lollo.
Mela al vapore, 10 minuti, con un cucchiaino di miele ed uno di limone. Mentre l'omogeneizzato ha un colore patocco, spento, la mela cotta con il cuoci-pappa rimane bella chiara e profumata. Ed è proprio buona.
Poi è stato un crescendo: chianina con i fagiolini (sempre dentro ai vasetti), pollo con carote e zucchine, carpaccio di manzo con finocchio e formaggio pecorino..
Leo, adesso, non fa più le smorfie quando mangia.. ma si mette lì, a bocca aperta, ad aspettare la pappa come un piccolo uccellino nel nido. E spero che continui così: a mangiare con gioia. Ad assaporare. A gustare la sorpresa di ogni sensazione buona.
Questo mentre saltano fuori tutti gli articoli sulla carne di cavallo e medicinali, nel ripieno dei tortelli o nel sugo pronto.
Perché c'è un'altra cosa da insegnare a Leo: mangiare, e fare da mangiare, porta via del tempo. E che c'è di nuovo?
E' una banalità, ma se tu non hai tempo per mangiare, o fare da mangiare, mangi male.
Non è l'elogio della brava mogliettina, che prepara la pappa al suo cucciolo. E' un ragionamento logico. Vale la pena mangiare (così tanto) male, solo per non 'perdere tempo'?