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Seconda Lamentazione di Geremia

Da Albix

Seconda Lamentazione di Geremia

A voi che passate nella mia via,
Buona gente, viandanti d’ogni dove
Considerate la ferita mia,
Dite quale  dolor più forte muove
E brucia, scagliato da  Dio  come
Fuoco!  Ed ecco ora  le mie  prove:
Giovani gravati da gioghi e some
Ho visto piegando la loro  schiena;
I miei amanti  ho chiamato per nome;
La vergine di Giudea è aliena!
Mi hai fatto cadere giù,  all’indietro,
Nessuno la consola la mia pena!
Osservami, Signore e col Tuo metro!
Piango per tali cose e mi dispero!
Quanto sono angosciato, teso  e tetro!
Ripudiato ha il mio Signore severo
Sionne  che si protende supplìce
Tradita dai suoi amanti per intero!
Uva flaccida in tino che marcisce,
Vergine rassegnata in schiavitù,
Zenzero che evapora e che svanisce!


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