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Seduti insieme alla stessa tavola

Creato il 30 aprile 2013 da Speradisole

SEDUTI INSIEME ALLA STESSA TAVOLA

palazzo-chigi
SARA’ PER IL BENE DEL PAESE

Dicono che il governo si doveva fare così, mescolando persone che se ne sono dette e date di santa ragione fino a ieri. Dicono che è l’unico governo possibile da fare in obbedienza a Napolitano.

Dicono che sono campioni di bravura come ministri, dicono che faranno tante cose, ma tante che nemmeno Andreotti. Dicono che questa era l’unica strada per salvare il paese.

Dicono.

Tuttavia gli entusiasmi per questo governo li leggo e li vedo solo da una parte, la destra.

Il Presidente del Consiglio è Enrico Letta  del Pd, democristiano.  Ma sicuramente sarà la destra a dirigere l’orchestra e  a dettare l’agenda, soprattutto Berlusconi. A me fa un po’ schifo, può darsi che col tempo ci si abitui anche al tanfo quando si è costretti a stare a fianco a fianco con l’Angelino e con il famelico ciellino Lupi, ma a quanto pare non c’era altra strada.

Governo politico, dice Napolitano. Governo voluto da Napolitano cui il Pd, disgraziatamente si è genuflesso. E, per me, convivenza innaturale.

Dal momento della rielezione di Napolitano si è capito che le cose finivano in questo modo.

Ci sono però tre persone, in questo governo di miscuglio, che stimo e tutti e tre sono della mia terra emiliano-romagnola.

La prima:.Josefa Idem Pd. Bravissima atleta, stimabilissima donna, 48 anni, ministro alle Pari opportunità e allo Sport. Spero che, nel condurre il suo dicastero, ci metta tutta la forza e la vigoria che sa mettere quando vince le gare.

La seconda:Cécile Kyenge Pd. Beh! Chi altri se non lei conosce il problema della immigrazione? Chi siede accanto a lei se ne deve fare una ragione del fatto che è nera di pelle, gli immigrati sono una realtà in questo paese e vanno trattati da esseri umani. Spero che faccia cessare lo schifo delle ronde (ammesso che ci siano ancora), che faccia giustizia dei centri di accoglienza diventati prigioni, che abolisca la Bossi-Fini e che dia la cittadinanza a chi nasce sulla nostra terra italiana.

La terza: Graziano Del Rio, Pd, ministro agli Affari Regionali. Un amministratore locale stimato da tutti e non dalemiano, un rottamatore della prima ora.

Infine ci sono due ministeri tra i più trascurati, ma che ritengo molto importanti, alla cui guida sono state messe due donne del  Pdl.  Il primo è quello dell’Agricoltura, affidato a Nunzia De Girolamo che, per quanto affermi che la martora sia un uccello, credo e spero che non commetta gli errori gravissimi fatti dai legaioli, a proposito delle quote latte. Ancora adesso, a causa della imbecillità di quei ministri del cosiddetto Nord, siamo costretti a pagare miliardi di euro per le famose quote latte o per reclamizzare un panino McDonald con hamburger, insalata e maionese, considerato come il meglio della gastronomia italiana.

L’altro ministero, a cui guardo con interesse, è quello della Sanità, affidato a Beatrice Lorenzin, avvocato. (alcuni dicono che abbia solo la licenza liceale), ma poco cambia. Spero e mi auguro che qualcuno le dica che cosa sono gli ospedali pubblici in questo paese, e che, pur nella sua inesperienza, riesca a spezzare quel cordone ombelicale che soffoca la sanità stessa da quando si è fatto della salute un commercio. E’ uno scandalo che gli ospedali o gli enti pubblici che erogano assistenza sanitaria siano considerati aziende ed abbiano le stesse regole di un’azienda privata. La sanità pubblica è un servizio e come tale deve esser inteso, non come un’azienda privata che deve fare cassa e guadagnare a spese di chi è malato. Inconcepibile da sempre.

Il nuovo governo si è dato un anno e mezzo di vita, ma ha fatto un programma di vent’anni. Un po’ come faceva Fanfani durante la prima Repubblica.  Sostanzialmente nessun cambiamento, passi indietro per stare tutti insieme seduti a tavola…. ancora una volta per emergenza.



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