Magazine Cinema

See you tomorrow, everyone - Minasan, sayonara

Creato il 02 maggio 2013 da Guchippai
See you tomorrow, everyone - Minasan, sayonara
Nakamura Yoshihiro è un regista a me sconosciuto; ho letto che ha firmato la sceneggiatura di Dark Water, horror movie che possiedo ma non ho ancora visto, oltre ad aver diretto la versione per il grande schermo di Team Batista (ma io ho visto solo il primo dorama). pare però che egli sia un autore conosciuto e apprezzato dai frequentatori abituali del Far East Film Festival; era presente alla proiezione del film e ha spiazzato tutti con le sue risposte telegrafiche. il film segue il protagonista, Satoru, da quando ha dodici anni nel 1981, fino a quando, adulto, decide finalmente di abbandonare il danchi in cui ha vissuto fino ad allora. sì, perchè in realtà i protagonisti del film sono due, e l'altro è proprio il danchi. i danchi erano quartieri di edilizia popolare che videro il boom negli anni Ottanta: distese di casermoni tutti uguali completati da scuole, campi gioco e negozi, tanto che divenivano unità indipendenti, come piccole città dentro la città. così nel film non assistiamo solo alla vita di Satoru, ma anche a quella del danchi in cui vive, che diventa specchio dei cambiamenti della società. Satoru dunque a dodici anni, finite le scuole elementari, informa la madre che non ha intenzione di proseguire gli studi nè di lasciare mai il danchi. è una sorta di hikikomori allargato, perchè di casa ci esce, ma arriva solo fino all'inizio della rampa di scale che porta al mondo esterno, nè passa le sue giornate oziando, ma si allena e legge. Satoru si considera il protettore dei suoi ex-compagni e ogni giorno si assicura che tornino a casa sani e salvi, spuntando il loro nome da una lista mentre passa di ronda davanti alle loro porte; inoltre egli ammira svisceratamente un karateka che vede in TV (Nakamura-san ci ha tenuto a precisare che il personaggio è realmente esistito)

See you tomorrow, everyone - Minasan, sayonara

Hamada Goru (Satoru) e Haru (Yuri);
l'attrice faceva parte del cast di Koizora,
mentre Hamada l'ho visto di recente in Chance!

non gli manca apparentemente nulla; fa le prime esperienze sessuali con Yuri, sua coetanea e vicina di casa, e quando si mette a cercare lavoro, lo trova, malgrado molte insistenze, nella pasticceria di cui è cliente da sempre; infine trova anche l'amore e si fidanza con Saki che pare apprezzare la vita al danchi quanto lui. intanto il tempo passa, scandito da didascalie che mostrano l'anno in cui si è e il numero dei vecchi compagni di Satoru rimasti lì, numero che, manco a dirlo, si riduce inesorabilmente. anche Saki comincia a essere insofferente e vuole andarsene, benchè le costi lasciare Satoru del quale è realmente innamorata. 

See you tomorrow, everyone - Minasan, sayonara

Hamada e Bengal, che interpreta il proprietario 

della pasticceria dove lavora Satoru

quando il suo capo si ritira, Satoru rileva la pasticceria con l'aiuto dell'amico Noriaki (Nagayama Kento, il Kuno del live action di Ranma 1/2), ma ormai la bolla economica è scoppiata, il danchi si spopola di giapponesi e si popola di immigrati, mentre gli edifici diventano sempre più fatiscenti e i negozi chiudono. Satoru, rimasto ormai l'unico dei vecchi compagni ad abitare lì, si erge a difensore di una ragazzina brasiliana che viene abusata dal patrigno giapponese: finalmente le lezioni di karate apprese in TV gli servono a qualcosa! a portarlo fuori è un evento tragico, ovvero la morte della madre. è proprio leggendo il suo diario che Satoru alla fine trova il coraggio di uscire superando il trauma che l'ha tenuto rinchiuso per tutto questo tempo. 

See you tomorrow, everyone - Minasan, sayonara

Hamada insieme a Kurashina Kana (Saki)

film certamente molto interessante, particolare nella scelta di affidare allo stesso attore il ruolo di un personaggio dai dodici ai trent'anni. Satoru è un carattere ingenuo ma determinato allo stesso tempo; attraversa gli anni con una sorta di candore innocente, animato dal suo desiderio di proteggere, anche se è chiaro che le sue sono più che altro buone intenzioni. in fondo ignaro delle conseguenze che la sua scelta ha sugli altri, gli ci vuole la morte della madre per comprendere e aprire gli occhi, decidendo di uscire dal guscio in cui si è rinchiuso.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines