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Segnato da una bruttezza paranormale – La recensione

Creato il 28 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

28 gennaio 2014 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •

Il giudizio di Rosa Maiuccaro

Summary:

Segnato da una bruttezza paranormale

Il Segnato è lo spin-off della saga Paranormal Activity che precederà l’uscita nelle sale del quinto capitolo della serie horror che tanto scalpore aveva suscitato con il primo episodio nel 2007. Diretta e sceneggiata da Christopher Landon (Disturbia) che ha curato la sceneggiatura degli ultimi tre film, la pellicola racconta la sconvolgente avventura di un gruppo di amici in una comunità latino-americana della California. Jesse (Andrew Jacobs) e Hector (Jorge Diaz) trascorrono l’estate a celebrare la laurea di quest’ultimo fino a quando l’appartamento del piano sottostante la loro casa non coglie la loro attenzione. Da lì a poco, Jesse inizierà ad assumere degli strani atteggiamenti, fino a quando i suoi amici capiranno che è destinato alla possessione da parte delle stesse forze demoniache che si erano impadronite delle protagoniste degli episodi precedenti della saga, Kristi e Katie.

Jorge Diaz uno dei protagonisti de Il Segnato

Jorge Diaz uno dei protagonisti de Il Segnato

Contrariamente agli episodi precedenti dove i protagonisti erano terrorizzati da entità soprannaturali, qui il protagonista è il prescelto e per questo, si ritrova in possesso di straordinari poteri. Nonostante le premesse e l’apprezzabile tentativo di apportare originalità ad un genere ormai logoro, Il Segnato è caratterizzato da una trama confusa, insignificante e illogica, piena di cliché sui fenomeni soprannaturali, la magia nera e le possessioni. Non del tutto trascurabili le performance dei giovani attori protagonisti ma questo spin-off può difficilmente impressionare gli sventurati spettatori dei precedenti capitoli della saga. Un horror demenziale questa volta più vicino alla comicità di American Pie che ad una spaventosa esperienza paranormale. Sottoscriviamo le parole del grande maestro del genere, Dario Argento che già nel 2007, affermò: “E’ una gran boiata, una scemenza pazzesca che non fa nemmeno paura. E’ solo un fenomeno pubblicitario.” Argento aggiungeva di non apprezzare particolarmente il recente cinema horror americano, reo a suo avviso di una certa mancanza di originalità e di scarso approfondimento dei personaggi.

Proprio la totale assenza di caratterizzazione dei personaggi rende impossibile allo spettatore interessarsi a ciò che accade sullo schermo che sembra causare più ilarità che spavento in sala. Il solito espediente delle riprese con una telecamera a spalla non costituisce più un elemento di sorpresa e diventa sempre più noioso. Difficilmente salterete dalla poltrona per la paura, se non forse per le risa del vostro vicino in sala. Lo spettatore aspetta intrepido che qualcosa di terrificante accada fino ad arrivare alla conclusione realizzando che avrebbe dovuto spaventarsi qualche tempo prima. Qui il mistero e la suspense vengono sostituite da prevedibilità e, non ultima, misoginia. Le scene finali, ammesso che abbiano un senso, sono riconducibili in maniera sommaria agli episodi precedenti. Non ci sembra neanche essere una ragione per la sola realizzazione di questo film improbabile e ripetitivo se non quella di una nuova operazione di marketing. Non osiamo pensare a cosa avranno pensato gli autori di Paranormal Activity 5 per rendere originale una formula ormai stanca di se stessa. Proprio come dice il protagonista Jesse ad un certo punto del film in riferimento ai suoi poteri: “Mi sentivo come se fossi speciale. Ora non più.”

Paranormal Activity – Il Segnato sarà presente sui nostri schermi a partire dal 30 Gennaio 2014.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net

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