“Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica,
io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
Gianni Rodari
Durante la calda estate, nelle campagne assolate o fra gli alberi cittadini, talvolta il sonnellino pomeridiano è allietato dal mantra continuo e monotono della cicala, in altri casi, l’insistenza del suo canto può diventare un disturbo per la nostra mente, assorta dal traffico incessante dei nostri pensieri. Lo stridio del simpatico insetto è al culmine del caldo estivo, ossia quando il Sole esplode nel segno del Leone, esprimendo la sua massima energia, festeggiando la bella vita. La cicala se ne stava appollaiata su un albero a godersi la vita, ridendo, giocando e cantando accompagnandosi con la sua chitarra. Guardando giù e vedendo la saggia e instancabile, laboriosa formica lavorare sodo e sudare tantissimo, costruendosi una piccola casetta e accantonare le provviste per l’inverno, decide di prenderla un po’ in giro: “Ehi tu, perché non vieni a divertirti con me invece di lavorare sodo e sudare tanto? Sei proprio matta a lavorare in questa calura estiva!”
La formica continua imperterrita a lavorare e a raccogliere cibo per la prossima stagione invernale, per assicurarsi un solido futuro, sapendo che in quella stagione il cibo non se ne trova tanto e bisogna dunque farne scorta.
L’estate trascorre così: la formica a lavorare duramente e la cicala a cantare beatamente e a prendersi gioco di lei.
Arriva l’inverno: congelata, tremante e senza cibo, la cicala si ricorda che durante l’estate la formica aveva raccolto tanto cibo, pensa bene dunque di andare a bussare alla sua porta, la formica apri! “Si?”
“Ho freddo, ho fame..” balbetta la cicala, con il cappello e la chitarra ricoperti di neve.
“Ma davvero?”, brontola la formica, “Io ho lavorato tutta l’estate per accumulare il cibo per l’inverno, tu cosa hai fatto in quelle giornate di sole?”
“Io ho cantato”
“Hai cantato? Bene, adesso… balla!”
La formica chiude la porta e torna al calduccio nella sua casetta, mentre alla cicala non resta altro che allontanarsi a testa bassa nella fredda e desolata campagna.
Rimembrando la nota favola della cicala e della formica, ho stilato una classifica dei segni zodiacali non in base al loro elemento o al loro pianeta guida di ogni segno, ma in base ad un sondaggio effettuato tra amici e conoscenti. Ho potuto riassumere segno solare e Ascendente in una classifica particolare, perché ci sono tanti modi di essere cicala e tanti modi di essere formica.
Sei cicala o formica??
La classifica dei segni tra “cicala e formica” non in base all’Elemento, o al pianeta governatore, ma è basato su un sondaggio fatto tra amici e conoscenti dal quale poi ho raggruppato il materiale e suddiviso in base a dei criteri, quali:
Si è formica: per sobrietà, ai quali appartengono l’Aquario e il segno della Vergine.
L’Aquario è l’unico segno d’Aria che si comporta da formica; è l’inventore di ingegnose strategie che gli consentono di vivere con pochissima energia, gli basta un’idea per essere ricco, non sono i soldi a farlo felice ma la sua infinita libertà che spende in maniera equilibrata quando ne ha bisogno per esplorare il mondo.
La Vergine è un segno molto accorto, economo, vive la vita in base al suo stile di vita sobrio e frugale. Quello che ha gli basta, tutto deve essere utile e funzionale; ha una grande pazienza che gli permette di aggiustare gli oggetti prima di buttarli, non ne compra di nuovi anche se quello che ha è ormai diventato logoro.
Si è formica: per privacy: ai quali appartengono il segno del Cancro e dello Scorpione.
Per il Cancro non conta il denaro quanto l’affetto. Preferisce investire tanto amore per far star bene la sua famiglia, è molto generoso, ha accortezza per i più bisognosi e non agisce quasi mai sotto impulso materialista: avere il cuore pieno e non il portafoglio.
Lo Scorpione è un segno dotato di molta forza ed autocontrollo, specie nei confronti del denaro, tanto da mettere da parte per future e probabili esigenze. A lungo andare però questo gli crea frustrazioni e delusioni. Sarebbe meglio concedersi qualche capriccio, togliersi qualche sfizio.
Si è formica: per risparmio: ai quali appartengono il segno del Toro e del Capricorno.
I nativi del Toro non amano rischiare, sono formiche laboriose che cercano di crearsi una situazione economica sicura e stabile. Sono buoni amministratori, giungono lentamente al successo con molta sicurezza e solidità. A loro piace accumulare denaro per risparmiare, tanto da non aprire il portafoglio in futuro per concedersi uno sfizio per il quale spenderebbero un po’ di più, ossia il buon cibo, come un pranzo al ristorante o una cena tra amici. Per i nativi del Toro il denaro rappresenta un mezzo per vivere tra gli agi e il massimo confort, per cui tendono a riempire il salvadanaio non solo per loro stessi ma anche per concedersi qualche sfizio condividendoli con chi li circonda.
Il nativo del Capricorno risparmia denaro per investire, con lo scopo di guadagnare il doppio per poi accumulare di nuovo per poi spendere nel modo che più gli piace, ossia la sua carriera professionale. E’ dotato di pazienza, abituato a giocare sui tempi lunghi, esigente e critico nei confronti di se stesso, la sua mente analitica e razionale lo porta a calcolare ogni cosa, tempo, energia e fino all’ultimo centesimo. Non lo spaventano sudore e sacrifici, l’importante è raggiungere gli obiettivi, prestando poca attenzione agli altri, ma fidandosi e facendo affidamento solo su se stesso.
Si è cicala: per disattenzione: ai quali appartengono il segno del Sagittario e dei Pesci.
Il Sagittario è il segno dell’avventura per eccellenza, lui spenderebbe tutto in viaggi e in souvenir, lui guadagna giusto quello che gli serve per vivere alla giornata, se dovesse mai risparmiare vorrà dire che ha già un viaggio in mente. Diciamo che è una cicala in questo senso; ogni occasione, ogni stagione, ogni vacanza è giustificata per spendere. Magari potesse lavorare viaggiando, è davvero un modo stupendo per unire l’utile al dilettevole. Spende quello che guadagna, a volte pure di più, ma non gli mancano le ottime capacità comunicative per inventarsi una attività promozionale o della pubblicità per affermarsi e per esprimere le sue idee, con lo scopo di far soldi per partire subito per l’India!
I Pesci amano spendere seguendo la loro fantasia e i loro sogni, solitamente non sono ottimi amministratori, un po’ perché sono distratti, poco attenti alla gestione del denaro, un po’ perché fin troppo sentimentali da scordarsi di pagare le bollette. Ovvio che questa definizione è a livello generale e non nello specifico, bisogna considerare l’Ascendente, Giove e Venere, ma in teoria i nativi del segno possono cadere preda del demone del gioco in una inconscia brama di autodistruzione, possono essere ingannati facilmente, ma anche di ingannare per cavarsi da un impiccio.
Si è cicala per eccesso di energia: ai quali appartengono il segno dell’Ariete e del Leone.
Il nativo dell’Ariete non è un accumulatore, ama spendere e difficilmente resiste alla tentazione di comprare qualcosa che gli piace. Il denaro per lui non è la sua prima preoccupazione, tant’è che può scegliere una occupazione meno retribuita ma più movimentata. Ovvio che apprezza il denaro, in quanto è un mezzo per ottenere le cose e per arrivare al suo successo, il suo rapporto è spesso impulsivo e focoso, per cui spende in preda alla sua energia marziana.
Il desiderio del Leone è quello di primeggiare, per lui il denaro rappresenta un mezzo per arrivare in alto nella vita, per cui si da molto da fare per procurarselo. I nativi sono molto generosi con se stessi e anche con gli altri e pur di mantenere e migliorare il suo tenore di vita, s’inventa di tutto pur di rimanere al centro dell’Universo. Non sempre conosce il termine risparmio, pensa sempre al successo, a volte non fa i conti con la realtà e potrebbe subire cocenti delusioni.
Si è cicala per vanità: ai quali appartengono il segno dei Gemelli e della Bilancia.
I nativi dei Gemelli hanno, anche nei confronti del denaro, un atteggiamento superficiale, quasi immaturo, non si preoccupano molto della gestione del denaro, né ci pensano solo quando ce n’è bisogno, ma sono bravi nel cavarsela anche nelle occasioni più critiche, furbetti e audaci quali sono, se la ridono e se la cantano ad ogni successo, l’importante è che sia veloce e pratico. Dovrebbero ridurre i rischi e magari puntare ad una stabilità economica, ma per loro si sa, tutto deve essere un gioco.
I nativi della Bilancia tendono a delegare la gestione dei soldi a persone fidate, siano queste familiari o amici. A loro piace condividere sia le entrate che le uscite, chiedono pareri, consigli e suggerimenti a persone esperte, in quanto prendono troppo sul serio la gestione e il rapporto col denaro, quando invece dovrebbero imparare a essere meno rigidi come come in ogni aspetto della vita.
Loredana Galiano