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Sei effeminato? ti rendo la vita impossibile!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

A pochi giorni dopo la morte di Andrea, il ragazzo suicida perché preso di mira a causa del suo abbigliamento rosa, in un’ altra scuola si consuma un secondo caso di bullismo nei confronti di un ragazzo perché ritenuto gay a causa del suo atteggiamento considerato effeminato. 

La vicenda si consuma in una scuola di Vicenza, dove il ragazzo veniva preso in giro da mesi da un gruppo di coetanei. Il ragazzino non usciva più di casa dalla vergogna. Da Vicenza TODAY apprendiamo la notizia:

„Dalla fine dell’anno scolastico al settembre scorso, come riporta il Giovane di Vicenza, il ragazzo, un sedicenne che vive in una località della provincia berica, era diventato il bersaglio dei compagni per il suo modo di vestire eccentrico e i gusti considerati troppo femminili.

„Lo studente è stato prima chiuso nel bagno delle ragazze, poi gli sono state infilate delle riviste gay nello zaino e infine il suo numero di cellulare è stato apposto alle fermate dell’autobus con profferte omosessuali esplicite. I militare, dopo la denuncia dei genitori, hanno deciso di convocare in caserma i cinque, convincendoli a desistere dalle vessazioni.“

 E ovviamente niente galera perché il reato di omofobia e bullismo non esiste, perchè essere omofobi  e bulli è legale. Cosa hanno in comune questi casi?
Due ragazzi presi in giro perchè considerati gay e i giornali che strumentalizzano e allora arrivano a dare per scontato che il ragazzino era davvero gay-come è successo per il caso di Andrea-appoggiando inconsciamente i bulli che lo perseguitavano, come se essere “effeminati” significa essere gay. Che poi l’omosessualità è una piaga nel nostro Paese- e noi ci battiamo contro questo- è una cosa che tutti sappiamo. Ma il ragazzino veniva preso in giro non perché era gay ma perchè gli è stata attribuita un’identità di genere a causa di inclinazioni “femminili”. Un po’ come un Billy Elliot di un celebre film considerato gay perchè voleva fare il ballerino. 
 
Nel nostro Paese la misoginia è in crescita, i femminicidi sono un’emergenza dovuto ad una visione sempre più negativa e parziale delle donne, considerate sempre di più come esseri inferiori da escludere dalla vita pubblica o da prevaricare. E’ la condizione di un paese che in un anno ha allargato notevolmente  il divario di genere. Non stupisce che i comportamenti femminili sono ritenuti negativi. La divisione netta tra uomo e donna del nostro Paese, a cui sono abituati a crescere generazioni di ragazzi, sono alla base degli episodi di omofobia che nel nostro Paese a causa della mancanza di un’educazione alla parità di genere e al rispetto della sessualità, sono in crescita.
 
Chi è responsabile di tutto ciò? Chi sostiene lo status quo?
Trent’anni. Sono trent’anni che i media trasmettono un’immagine femminile e maschile stereotipata. Trent’anni cazzo, D-U-E  G-E-N-E-R-A-Z-I-O-N-I. E sapete qual’è la generazione che fa più stragi di donne? Quella che è cresciuta con Drive-In, Colpo Grosso e altre trasmissioni che screditavano la femminilità. E tutto per cosa? per reggere in piedi il mito dell’ ETERO-SESSUALITA’ MASCHILE.
E noi caschiamo dal pero quando sentiamo che un gruppo di ragazzini picchia e chiude nel bagno delle femmine un coetaneo stabilendo quale dev0essere il suo genere di appartenenza sulla base del comportamenti? Ma cosa ci possiamo aspettare che lo accolgano? Se essere donna e gay in Italia equivale a spazzatura, l’ultimo gradino della scala sociale cosa ci aspettiamo?

Se trent’anni di televisione ha generato mostri e insegnato che donne e omosessuali fanno schifo e che i generi devono avere atteggiamenti opposti pena la perdita della sacra virilità che ci aspettiamo?

Ma che cavolo ci aspettiamo se nelle copertine dei giornali maschili insegnano che essere uomini significa prendere una donna spogliarla e trattarla come un pezzo di carne da affettare? Quelle donne messe lì nude, spogliate di vestiti e dignità, private anche del diritto di apparire con il loro corpo naturale, davanti ad un uomo a cui è valutato il talento oltre ad avere addosso un costoso smoking, cosa potrebbe comunicare se non il fatto che le donne SONO INFERIORI? ecco il BURQA ITALIANO a sostegno della sacra eterosessualità, perché per non essere froci bisogna trattare male le donne.

Cosa ci aspettiamo? Non possiamo aspettarci che un ragazzo non venga definito frocio se nel nostro paese essere uomini significa ubriacarsi fino a sfiorare  il coma etilico, riempirsi i polmoni di fumo, ruttare e scorreggiare come maiali, insultare le donne, perché in Italia fa figo e poi sbatterle e buttarle via come stracci per vantarsi con gli amici di quanto scopano e di quanto sono maschi, mentre la ragazza avrà la reputazione distrutta perché si sa che in un paese dove le donne sono considerate mondezza basta solo una scopata per perdere valore, senza contare di quanto ciò può offendere chi invece è stata stuprata…dove l’uomo deve fare l’uomo e la donna deve fare la donna…

Fa figo essere bullo? fa macho vero? 

Ma non è che siete voi gay e  non avete coraggio di dichiararvi? brutti repressi e invidiosi!

Bisognerebbe decostruire i modelli stereotipati di mascolinità del nostro Paese che generano omofobia e violenza sulle donne, nati dalla logica della supremazia su chi è considerato diverso o inferiore. E non mi stupisco che a sostenere il gruppo dei bulli c’era una ragazza, perché pure molte donne sono condizionate da questi costrutti.

Il bullismo poi che ogni giorno aumenta nelle nostre scuole tagliate dal Governo, dove i professori rischiano di perdere il posto a tal punto che non gliene sbatte nulla, e un po’ li capisco, infatti la colpa è del Governo, con le sue fottute istituzioni, che tira su una generazione di prevaricatori, ignoranti, prepotenti e alienati.

Non essendo omosessuale non sono mai stata vittima di omofobia ma di bullismo si. Ricordo gli sputi, gli schiaffi, i cori offensivi, gli scherzi pesanti, le prese in giro…dieci anni di inferno.

Non so nemmeno come ne sono uscita da tutto ciò e capisco Andrea che si è suicidato, ha avuto meno forza di me. Ora sono libera, non me ne frega più un cazzo di quello che pensa la gente, fanculo mi riprendo la mia vita!

Fanculo. Le vere vittime sono queste persone, impossibilitate a sfuggire dagli stereotipi che li ingabbiano nel ruolo di prepotente per non essere una vittima. Siete vittime lo stesso: dell’ignoranza, del pregiudizio, degli stereotipi, della vostra imbecillità mentale. Tanto arriverà il giorno in cui vi pentirete, che avete sprecato la vostra vita, che siete persone inutili ma sarà troppo tardi. Bulli=MERDE.



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