Bisognerà, senza dubbio, approfondire ulteriormente le conclusioni della ricerca scientifica condotta dagli studiosi della London School of Hygiene and Tropical Medicine e pubblicata sulla rivista Lancet Diabetes & Endocrinology. La tesi dei ricercatori britannici, infatti, lascia tutti un pò perplessi, e forse perchè quello preso in considerazione è uno dei pochi studi che può, in qualche modo, scagionare le forme rotonde dall’insorgenza di problemi di salute.
Avere un girovita importante, infatti, potrebbe aiutare a non sviluppare la demenza. La ricerca scientifica che ha analizzato circa 2 milioni di cartelle cliniche di soggetti in età media di 55 anni e per una durata di quasi venti anni, conferma come le persone in sovrappeso presentano un minor rischio di demenza (-18%), una percentuale che va aumentando (-24%) quando si prendono in considerazione i soggetti più obesi. Di contro, le persone sottopeso confermano un rischio più elevato di sviluppare la demenza, in percentuali maggiori rispetto agli individui che presentano un peso nella norma. Secondo i ricercatori una spiegazione dello studio condotto è da attribuire alla presenza delle vitamine D ed E, quasi in eccesso nelle persone con chili di troppo, ed, invece, in deficit negli individui che mangiano poco e male. Questo effetto protettivo, però, continuano gli scienziati, non deve assolutamente giustificare l’abitudine ad un’alimentazione scorretta: l’obesità potrà anche proteggerci dalla demenza ma è causa di numerose altre patologie di salute molto gravi come l’ictus o il diabete.
- Ricerca di: London School of Hygiene and Tropical Medicine
- Pubblicata su: Lancet Diabetes & Endocrinology
- Conclusione: Le persone obese presentano un rischio minore di sviluppare demenza