Dopo il successo del suo romanzo d’esordio, Rosso Istanbul, Ferzan Ozpetek ritorna non dietro la macchina da presa, ma, ancora
una volta, dietro la macchina da scrivere e pubblica per Mondadori l’autobiografico Sei
la mia vita.
Impossibile per i fan del regista italo-turco
non cogliere sin dalle prime pagine le atmosfere dei tanti film che l’hanno
reso famoso, acclamato e amato in tutto il mondo: come se la cinepresa fosse
spenta, ma la pellicola della vita continuasse a scorrere dinanzi allo
spettatore. Atmosfere, posti, personaggi che diventano riga dopo riga persone e
luoghi reali, scorci di vita vissuta da Ozpetek che ha attinto negli anni
donando loro l’immortalità della magia del cinema. È facile riconoscere i
pranzi domenicali in terrazza de Le Fate
Ignoranti, i tanti “se” di Tommaso di Mine
Vaganti, e persino scoprire con stupore chi è il Massimo cui è dedicato e si ispira La Finestra di Fronte.
Nel romanzo Ferzan percorre un viaggio
immaginario in auto con il suo compagno, intento a raccontargli quella (parte
di) vita che ancora non conosce, ma che già gli appartiene: «Con la tua
sincerità così limpida e diretta, priva di difese, hai consegnato la tua anima
nuda al mio ego ferito. Mi hai fatto capire che nessun ostacolo, nessun
malinteso di poco valore, nessuno equivoco ci avrebbe più separati. Perché la
mia vita era la tua». Ed è così che il regista restituisce al suo compagno, e
al lettore, la sua stessa vita, come un inestimabile pegno d’amore.
Un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta di
aneddoti e storie che hanno segnato la giovinezza del regista, dalla metà degli
anni ‘70, quando appena adolescente si trasferì a Roma per studiare
all’Accademia di Arte Drammatica alla piena affermazione e successo come
regista, passando per gli anni ’80, quelli del terrore, che spazzavano via la
libertà (anche) sessuale, con l’onta dell’AIDS.
Tante le persone importanti citate nel romanzo,
che ruotano intorno alla vita e alla tavola del regista, che nelle sue pagine,
come nei suoi film, molta importanza dà ai momenti di convivialità, evocando
pietanze, profumi e sapori con vivida memoria, così come la poesia, immancabile
compagna delle sue pellicole e dei suoi romanzi.
Sei la mia vita è la perfetta dichiarazione d’amore
di un uomo che si spoglia dei suoi segreti, del suo passato, di quelle storie
che ha custodito sul fondo della sua anima, di se stesso, di quella vita che
non appartiene più all’IO, ma ad un inscindibile NOI che emoziona e commuove.