Il giudizio di Antonio Valerio SperaSummary:
Di commedie sentimentali di buona fattura se ne vedono poche in Italia. Solitamente a funzionare di più sono le commedie a sfondo sociale, familiare o dalla cifra puramente comica. Ironia e romanticismo spesso cozzano nel nostro cinema, non trovando quasi mai un amalgama di qualità. Il regista che probabilmente negli ultimi anni si è reso il miglior interprete di questo genere – data anche la verve un po’ “invecchiata” di Pieraccioni – è senza dubbio Paolo Genovese, che da Immaturi in poi ci ha regalato delle ottime commedie corali dal tocco sentimentale più che marcato. Con il suo ritorno dietro la macchina da presa, quest’ultimo è addirittura predominante e mette in secondo piano l’elemento comico. Sei mai stata sulla luna? segna una virata netta verso il romanticismo per Genovese che, dopo Tutta colpa di Freud dove i sentimenti andavano di pari passo con psicanalisi e analisi delle dinamiche familiari, mette da parte ogni discorso secondario e costruisce l’intero film sull’amore. Via ogni pizzico di amarezza, via ogni genere di venatura sociale: la nuova fatica dell’ex “compare” di Luca Miniero è una vera e propria favola moderna dove regnano speranza, ottimismo e lieto fine, dove i sogni diventano realizzabili e dove anche i personaggi cinici e di cattivo gusto in fondo hanno un’anima.
Di momenti che rimangono ce ne sono – dai duetti Sergio Rubini-Emilio Solfrizzi alle ironiche entrate in scena di Pietro Sermonti -, la storia d’amore tra Raoul Bova e la bella Liz Solari (pur con lo scontato contrasto vita contadina-lusso cittadino) funziona ai fini dell’atmosfera romantica, il film risulta comunque godibile, ma preferiamo il Genovese capace di parlare d’amore mettendoci del suo e condendo il racconto delle nevrosi del presente, a questo tutto sogni e baci perugina.
A cura di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net