Molti autori strabuzzano gli occhi quando leggono della necessità di costruire una piattaforma per raggiungere i celebri 1000 fans necessari per vivere.
Di che si tratta?
Perché un editore di se stesso deve costruire una piattaforma?
La risposta è banale: perché senza una piattaforma (vale a dire: un ambiente dove chiunque può trovarti, chiedere, conversare con te, conoscerti), non andrai lontano.
Come ho già ripetuto più volte, il blog è la base di questa piattaforma. Poi ci sono anche le reti sociali (Twitter o Facebook per esempio), ma qualunque sia la tua scelta, ricorda che devi esserci per dimostrare che non sei solo un paio di mani veloci a scrivere.
Benché non indispensabile, un cervello fa sempre la sua bella figura.
Il cervello, assieme a una piattaforma che divulghi contenuti di qualità, non ti permetterà di fare il botto nel giro di sei settimane. Di certo ti permetterà di costruire quel seguito di 1000 fans di cui hai bisogno per vivere.
Come?
Uno alla volta. Ecco il segreto per ottenere 1000 fans: li devi conquistare uno alla volta.
Mi rendo conto che forse eri alla ricerca di un sistema più rapido. Peccato che la rapidità generi sempre dei guai. Anche chi ha raggiunto la soglia dei 1000 fans non c’è riuscito in un mese, e neppure in un anno. Costruire una piattaforma, creare contenuti interessanti, conversare, condividere: sono tutte azioni che assomigliano più a un investimento. E lo sono: tu non fai quelle cose per avere nel giro di qualche settimana dei riscontri.
Credi in quello che fai
Tu agisci in quella maniera perché innanzitutto credi in quello che fai. Siccome ci credi, sei disposto (o disposta) a osare, e questo deve divertirti.
Come vedi, io non parlo di successi planetari: 1000 fans non sono un successo planetario. Forse sono persino una stima eccessivamente rosea, se pensiamo al nostro Paese.
Il punto è che per avere un sufficiente seguito che ti possa permettere di proseguire nel tuo mestiere di scrittore con serenità, non hai bisogno di numeri enormi. E se lo pensi sei schiavo di un’ideuzza.
Non sono Dickens (purtroppo)
L’ideuzza è quella che ritiene che solo nei grandi numeri ci sia senso. Certo, tutti vorremmo avere il seguito di un Charles Dickens che riusciva a coniugare popolarità e successo.
Ma rifletti su questo: i piccoli numeri, grazie al Web, aiutano a darti una certa serenità e ad alcuni (pochi certo), garantiscono modeste entrate. Lo so, quel “modeste” non ti piace. Ma è meglio di “nulla”. E uno scrittore che non ha lettori che cos’è? Non è uno scrittore.