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Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.

Da Pamirilla
Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete. Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.
Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete. Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.
A seguire le preparazioni di base dell’ultimo post
Si va a tutta planetaria. Un frullio di fruste e fracasso.
“Mi sa che si è rotta” Camilla con l’attrezzo non ha feeling.
“Magari se avviti la ciotola sulla base evitiamo ciotole spaziali rotanti”
“Ah, ecco. Ora non fa più quei rumori strani”
Se me la rompi ti uccido, penso, ma sorrido diplomaticamente; un travaso d’ipocrisia tale che, ne sono certa, nuocerà gravemente alla mia salute. Io poi in diplomazia e atti ipocriti non sono mai stata un granché, neanche la sufficienza stiracchiata.
Caterina ha appena scampato il taglio della falange dell’indice sinistro ma compensa con una pestata feroce del pollice, sempre sinistro, colpito al posto di una noce che si è data a comprensibile fuga, sgusciata lontana, schizzata, temo, fuori della finestra.
A questo, la meschina, fa fronte con un rosario di colorite espressioni al limite della legalità. Disdicevole, per una signora.
“Oh, Caterina!” Irene non regge le “brutte parole”, come le chiama lei..
“Già, che noblesse!” rido “Rompere le noci con lo schiaccianoci troppo banale, eh? Felice intuizione utilizzare il batticarne!!”
“Senti chi parla, quella delle: idee geniali ne ho da vendere” replica Teresa, che era tra coloro che voleva fare quel cheese cake che io ho reputato “troppo scontato” e ora cerca di farmi innervosire.
Giada, assente al punto che ce la siamo scordata, alza gli occhi sulla danza Apache di Caterina che saltella in tondo tenendosi il dito sfranto con l’altra mano. Giada non capisce cosa stia succedendo, come il più delle volte, del resto.
Max la guarda perplesso ma io faccio spallucce: Giada è sempre un po’ così….un po’ svagata. Lei rincorre il senso delle cose senza raggiungerlo mai. Si ferma sui dettagli (il grosso non la interessa) ed ora è completamente assorbita da una massa di semifreddo sempre più semi caldo e stabilmente pieno di grumi, per quanto continui ad agitarlo e scuoterlo, in quel suo modo maldestro.
Camilla si è stufata di amalgamare meringa e pasta bomba così Stefano completa l’operazione sicuro che sarà ben ripagato, dopo, in privato. Come addomesticare il maschio, capitolo primo. Chi non lo conosce?!
Irene esegue meticolosa tutte le istruzioni. Perché Irene è meticolosa e precisa. Prevedibile. Un po’ piatta. Ma non dice brutte parole, non arriva mai in ritardo e se lo fa ha la buona creanza di ostentare il fiato corto e affannoso tipico di chi ce la messa veramente tutta per arrivare in tempo.
Giorgio invece oggi è creativo e frizzante e la collaborazione tra i due, sono certa, darà buoni frutti. Come mettere insieme il braccio e la mente, insomma.
Ma che dire del sensualissimo, lento amalgamare di Max?
Sospiro.
Bene, conserviamo le masse in frigorifero e passiamo alle ricette.
“Ah, non è finito?”
“Giada ma sei fuori?! Abbiamo preparato solo la base”
“A me la metà di tutto questo già bastava” Camilla oggi è pigra……. ma pigra……
“Dai Camilla, fai il semifreddo di fragole, così fai prima.”
Vai con le ricette.
Giorgio e Irene si esibiscono in un:
Semifreddo al mosto e croccantino di nocciole
Dosi per 8 persone
Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.
Per il semifreddo:300g di pasta bomba
200g di meringa italiana
200g di panna montata
4 cucchiai di mosto cotto
Croccantino alla nocciola
Per il croccante:
150g di zucchero
35g di glucosio
40g. di acqua130g. di nocciole
Giorgio mette in un pentolino acqua e glucosio, li fa sciogliere a fuoco bassissimo, aggiunge lo zucchero e quando il caramello è pronto (160 C° per chi ha il termometro, colorito bruno per chi va a occhio) aggiunge le nocciole tostate e grossolanamente tritate. Versa e pareggia con attenzione perché il magma di caramello, non scordatelo mai, è incandescente e altamente ustionante.
Il buon croccante, per me, è quello fatto con il miele. Con lo zucchero mi piace meno.Comunque, il croccante si scioglie con l’umidità quindi per fare del croccantino da mettere dentro i dolci o per decorare torte che vanno conservate in frigorifero è necessario utilizzare il glucosio è questa è la ricetta migliore che ho, per ora. (Difficile trovarla, un grazie a Menta e Cioccolato).
Irene divide la massa di panna, meringa e bomba in due parti uguali. Ad una metà aggiunge il mosto cotto. Nell’altra metà Giorgio mette il croccantino battuto (con il batticarne di prima!) e ridotto in spessa granella.
Poi montano i bicchierini alternando i due gusti.
Max e Teresa al:
Semifreddo alla banana (e croccante)
Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.
Per 8 persone
300g di pasta bomba
200g di meringa italiana
200g di panna montata
200g di banana
1 limone
Max taglia a rondelle la banana e la ricopre con il succo di limone. In questo modo la banana non annerisce.
Quando si è insaporita ed ammorbidita, Teresa la schiaccia con la forchetta e ne ottiene una purea.
Poi prepara la massa con meringa, bomba e panna. Max unisce la purea e mescola accuratamente.
Riempite le coppe, visto che c’è il croccante già pronto, Teresa ne mette un po’ come top. Anche per dare un tocco di colore. Si potrebbe mettere uno strato di croccantino sul fondo o fare uno strato a metà coppa.
NON usate troppo croccante perché la massa è già molto dolce.
Buono anche con la salsa di mosto cotto. Provarlo con del cioccolato?
Camilla, pigramente, e Stefano, amorevolmente, compongono un:
Semifreddo alle fragole
Semifreddi due: Il ritorno. Le ricette complete.
500g di panna montata
250g di meringa
300g di fragole
60g di zucchero a velo
1 limone
Stefano ha lavato le fragole, le ha tagliate e condite con lo zucchero a velo ed il limone. Quando sono insaporite ne fa una purea.
Camilla, mescola la purea alla meringa e Stefano amalgama delicatamente le panna.
Fatto. Semplice. E Camilla si è risparmiata il passaggio della pasta bomba .
I semifreddi dovranno riposare almeno 6 ore nel freezer.
C’è tempo per pensare alle decorazioni ed alla presentazione dei dessert.
E riposarsi.

Grazie al Maestro Giovanni Pina.


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