BEFANA EMPOLESE.
Nell’anno millecentotredici della seconda era dell’autogoverno del popolo, con il divenire delle facoltà di pensare e di meditare, ha inizio la serena convivenza fra tutti gli esseri viventi e l’ambiente. Il primo periodo fu, per ben quattro settimi, dedicato alla raccolta delle leggi e delle ordinanze, dei regolamenti e degli statuti delle istituzioni nazionali e regionali, delle provincie, dei comuni, dei consorzi, delle associazioni, dei partiti, dei movimenti, dei sindacati, delle fondazioni, delle aziende di gestione servizi; i restanti tre furono utilizzati per catalogare e archiviare. Il personale, esperto in giurisprudenza e ricerca comparata, classificò tutte quelle norme che, intervenendo sulla stessa questione, erano chiaramente in contraddizione fra loro e, con ripugnanza, quelle che erano state una tortura psicologica che spargeva tanta disperazione spesso risolta con il suicidio di numerosi esseri umani. Un’attenzione sdegnosa suscitarono quella serie di norme che vennero classificate sotto il nome di ”Nassa”; la ”nassa” (trappola per catturare i pesci), simile ad un grande imbuto in cui i numerosi cerchi tanto più larghi quanto più distanti dalla strettissima entrata, rendono impossibile la fuga come il labirinto delle regole sull’acqua rendeva impossibile, se pur previsto, il rimborso del ”deposito cauzionale”. (Ricordo da un racconto di Tirella).
P E N S I E R I
Un sorriso non più bianco
non più nero né giallo
aprirà la strada alla vita.
Quando il padrone
più non esisterà
nelle officine il proletario
diverrà libero uomo:
Così avverrà la fratellanza!
Certamente altre parole
dovranno scaturire diversamente
per comunicare le sensazioni,
per dire dell’economia, della scuola,
del lavoro, della letteratura,
delle ricerche, delle esplorazioni extraterrestri.
Cosa diranno quelle parole?
Per i sentimenti
basterà dire: Amore.
-Renzo Mazzetti-
(”Verso Levante” Poesie del mio autunno caldo. //ISMECA Bologna, anno 2009)
Vedi: MATEMATICO PUNTO DI VISTA (19 novembre 2013).