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Senato, firmata risoluzione antimafia

Creato il 17 giugno 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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Sulla confisca dei beni alla criminalità organizzata servono strumenti più incisivi ed è urgente una complessiva revisione dell’impianto normativo, a partire dalla riforma dell’agenzia che gestisce i beni sequestrati alla mafia. E’ quanto emerge dalla risoluzione, firmata da tutti i gruppi e approvata con 219 sì e un astenuto dall’aula del Senato, che accoglie la relazione della commissione parlamentare Antimafia e raccomanda il Governo a sensibilizzare gli alleati europei sulla necessità di nuove iniziative e a dare attuazione alle decisioni quadro sul reciproco riconoscimento delle confische. Il corpus normativo sul contrasto patrimoniale alla criminalità, nonostante l’emanazione nel 2011 del codice antimafia, risulta ancora disorganico e carente, ha spiegato il vice presidente della commissione, Luigi Gaetti dei 5stelle.

Per la commissione la normativa vigente non offre strumenti di effettivo coordinamento della fase di aggressione dei patrimoni con quella della destinazione dei beni sequestrati. In particolare, si legge nella relazione, dovrebbero essere valorizzati le potenzialità dei nuclei territoriali di supporto delle prefetture e i protocolli stipulati con gli enti locali e le associazioni no profit. Ecco perché, per Giuseppe Lumia del Partito democratico, il lavoro della commissione è preziosissimo.

La risoluzione invita infine il Governo a colpire l’evasione fiscale, emanare linee guida e realizzare archivi informatici centralizzati di tutti i beni, oltre che migliorare l’efficienza e la tempestività dei tribunali nei procedimenti giudiziari.

MC


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