È con un voto a larga maggioranza che l’aula del Senato approva in via definitiva il disegno di legge sull’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’uccisione di Aldo Moro. A votare i 178 sì sono Partito democratico, Per l’Italia, Forza Italia, Sel, Lega e Gal. 11 i no, tra i quali spicca quello, in dissenso dal gruppo, di Pierferdinando Casini. Che ricorda di avere denunciato, da presidente della Camera, la proliferazione delle commissioni d’inchiesta. “Strumento fondamentale, spiega, ma da usare cum grano salis”. Scelta civica e Movimento 5stelle si sono astenuti.
Il relatore, il democratico Miguel Gotor, che sul rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e della sua scorta ha scritto il libro ‘Il memoriale della Repubblica: gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano’, difende la commissione affermando che “è importante continuare a indagare per rispondere a un’esigenza di verità che viene chiesta dall’opinione pubblica e credo che il Parlamento debba essere all’altezza di questa richiesta con un chiaro obiettivo: dissipare le tante dietrologie che la mancata individuazione di una verità credibile su questa tragica vicenda ha alimentato e continua ad alimentare”.
La commissione, bicamerale (30 senatori e 30 deputati), procederà alle indagini con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria e avrà 2 anni di tempo per presentare al Parlamento una relazione. L’autorizzazione di spesa prevista è pari a 17.500 euro per l’anno in corso, 35.000 per il 2015 e 17.500 per il 2016, a carico, in parti uguali, dei bilanci interni di Camera e Senato.
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