Da poco – qualche mesetto – mi sono avvicinata – mi ha catapultata Grimy – ad un mondo a me poco conosciuto: quello del vino.
Ma non quello del “Tavernello Riserva 1996″, bensì a quello del vino costruito, millesimato, etc, etc..
Per capirci… quel mondo fatto di persone che il vino lo amano, lo producono e ne sanno!
Dicevo quindi che Grimy mi ha catapultata in questo mondo e dopo il primo momento di studio approfondito su vinificazioni varie, metodi classici e Charmat… la strada alla comprensione di questo misterioso universo parallelo si è fatta ancora più ripida.
Eh sì, perchè ora arriva la fase delle sensazioni! E uno può pensare: “Ecchè sarà mai?!”
Allora venite a spiegarmi la differenza tra sensore di fragolina di bosco e mora selvatica.
Beh il degustatore riconosce questo ed altro.
Tutto ebbe inizio in occasione di quel sospirato Vinitaly in cui le prese in giro sulle capacità del mio “naso da intenditore” raggiunsero livelli epici (nel senso che facevo ridere i polli).
Ma poi con l’aiuto di chi del vino ne sa (Sette nani e Sartore docent), qualcosa è cambiato. Arriviamo quindi ad un pomeriggio di cucina in famiglia…
Prima regola del bravo degustatore: annusare e assaggiare tutto quello che gli capita a tiro.
E così mi ritrovo con Strega Maggiore e nipotina, in cucina, ad annusare porri, fragole, uova, pane, cannella, uvetta, noci, burro, olio, zucchine…
Consiglio per gli inesperti che vogliono avvicinarsi a questo mondo: fate le vostre esperienze olfattive a casa, al sicuro, tra le vostre quattro mura.
Perchè se mai voleste cominciare ad esplorare il mondo dei profumi all’Esselunga (o similari) verrete tacciati di tossicodipendenza. Potreste quindi sembrare cocainomani in crisi di astinenza e passereste l’intera esperienza con lo sguardo delle nonnette puntato sulla vostra nuca e voltandovi vedreste lo sconcerto e la disapprovazione dei più.Quindi il consiglio è di fare i vostri esperimenti lontano da occhi indiscreti…
… non che a me sia mai capitato… era per dire…