Dopo l’uscita di una ricerca che rivela le cause più frequenti degli incidenti stradali, la Fondazione Ania lancia la campagna «Pensa a guidare» realizzate dall’ agenzia italiana McCann Erickson.
Nonostante ritenga giusto che bisogna sensibilizzare contro gli incidenti visti i dati spaventosi, esprimo il mio disappunto per gli stereotipi di genere contenuti nelle campagne.
Prima di tutto la maggior parte degli incidenti sono causati dall’alcool e raramente da distrazioni simili.
Secondo l’associazione, l’uomo al volante è propenso a distrarsi guardando una bella donna al semaforo. Non si sa se si rivolge ad una prostituta o una che attraversa la strada. Insomma l’uomo si distrae per colpa delle donne sexy.
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Le donne invece si distraggono perchè si mettono il rossetto alla guida. Non solo la campagna che si rivolge alle donne è stereotipata ma è ancora più cruda, le colpevolizza il doppio con l’omicidio di un bimbo.
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Questo spot è ricco di allusioni e significati occulti. Con seguente messaggio: Sei donna e quindi frivola, pensi a farti bella ma ti devi ricordare che sei una madre (investitura del passeggino).
Perchè la ANIA che optato a scegliere uno spot più duro se rivolto ad una donna?
Avete mai visto donne che si mettono il rossetto mentre guidano?
Io sinceramente no.
Voi che ne pensate?