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Sentire, il verbo delle emozioni

Creato il 23 settembre 2013 da Assugoodnews @assunta73

feel good“Mi piace il verbo sentire. Sentire il rumore del mare, sentirne l’odore. Sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra. Sentire l’odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore. Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente”. Questi versi meravigliosi sono di Alda Merini. Sono intensi, io li amo molto. Poche parole che racchiudono significati molto profondi.

Anche a me piace molto il verbo sentire, sapete? Trovo si tratti di un vocabolo di un’intensità miracolosa. E’ un verbo pieno: si sente con l’udito ma si sente anche con l’anima, con il cuore. Questo è quello che mi piace. A volte utilizziamo delle parole con noncuranza. Parole semplici, come questo verbo che ormai è di uso comune. Poi, arriva una grande poetessa come Alda Merini e ci fa soffermare su quella semplice parola.

Quando si dice a una persona “ti sento” si dice qualcosa di grandioso. Quella persona ci è dentro l’anima e – che sia lontana o vicina – la sentiamo forte. Quando abbracciamo qualcuno che amiamo sentiamo il suo essere. E’ quasi un toccare l’intoccabile. Capite bene che si tratta di qualcosa di davvero unico. Sentiamo la mancanza delle persone ma sentiamo anche profumi che ci rimandano a momenti vissuti, a persone o a luoghi. Sentiamo i rumori che ci ricordano l’infanzia e sentiamo la sensazione provocata dall’acqua o dal sole sulla pelle. Quante cose si possono sentire? Innumerevoli, materiali e non.

Quando vogliamo fare qualcosa ardentemente diciamo “ sento di doverlo fare”: è la nostra anima che ci parla in quel caso. Sentiamo di dover amare, di dover cercare qualcuno, di dover cambiare vita, di dover lasciare il passato, di dover inseguire un sogno. Sentiamo di voler vivere. Badate bene, non pensiamo ma sentiamo. Sono due atteggiamenti ben diversi. Pensare appare più come una forzatura mentre sentire viene dal nostro profondo. In inglese si traduce con “to feel” che a mio avviso è ancora più intenso nonostante l’italiano sia certamente una lingua più romantica e musicale di quella britannica. Anche solo pronunciando la versione british si ha la sensazione di andare a scavare dentro di noi per trovare quel sentimento.

Sentire di stare bene non è pensare di stare bene. Sono due cose diverse. Ed è su questo che dobbiamo lavorare se vogliamo trovare davvero il modo di essere felici. Dobbiamo ascoltarci: sentire la nostra anima cosa ci dice e dove vuole condurci. Noi non attiriamo quello che vogliamo ma quello che siamo. Quindi la trasformazione deve avvenire dentro di noi e dobbiamo imparare a sentire. Sintonizziamoci con la felicità che ci circonda, con il mondo, con le persone, con i sentimenti che proviamo e ascoltiamo quello che la nostra anima ha da dirci.

Una persona che sente di stare bene ed essere felice è destinata a migliorare sempre più la sua vita e a far crescere chi le sta accanto. Prendetevi del tempo per sentire, ascoltate il vostro io e fate tesoro di quel che vi dice. Possono essere sentimenti negativi da mandare via o sogni da raggiungere; momenti da vivere o attimi di cui godere; nuovo da cercare o passato da abbandonare.

Sdraiatevi sulla schiena del mondo e sentite…



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