Magazine Diario personale
Risulta difficile a volte spiegare quello che sentiamo, i pensieri sembrano un miscuglio senza senso, confusi. Io stessa a momenti non mi capisco. Come oggi...Nel primo pomeriggio ero in auto. Quando è autunno, il primo pomeriggio è il momento più bello della giornata. L'aria fresca, il sole caldo ma non troppo che quando ti colpisce la pelle ti fa salire quel piacevole brivido lungo la schiena, quella luce così particolare tipica di questo periodo. Tutte cose che adoro. Mentre guidavo la macchina ascoltavo musica, niente di pesante o troppo complesso, giusto qualcosina di soft. La macchina andava e la mia mente anche. Mi guardavo intorno, osservavo con calma il paesaggio scorrere e il susseguirsi dei colori. Malinconica, dolcemente malinconica e tranquilla. In un soddisfacente stato di quiete oserei dire. Non facevo caso né all'orologio né a dove mi trovassi. Credo anche di aver sorriso di tanto in tanto, ma non sono sicura.Andavo ad una andatura tranquilla, mi godevo il piccolo viaggio.Finché non sono arrivata sotto casa. La casa dove vivo ma non la "mia" casa.Tutta la tranquillità e la pace di prima, svanite in un secondo. Tutto quello che mi circonda, tutto quello che fa parte del mio presente non mi appartiene, non lo sento davvero mio. Questo posto, questo stile di vita non mi calza.Avrei voluto rigirare la macchina e continuare a guidare fin tanto che ne avevo voglia. Alla ricerca di chissà poi cosa...E continuo a sentirmi così. Fuori posto, senza un posto da chiamare mio. Continuo a sentirmi così...Questo post è per Fabio. Che lo confondo di punto in bianco con i miei pensieri, che magari lo spavento anche. Che è così sincero da dirmi chiaramente di non capire ma non demorde dal provarci. In realtà lui ha capito più di chiunque altro... Anche se non ho un posto materiale davvero mio dove stare con il corpo, il mio cuore ha trovato dimora nel suo.Forse oggi, proprio questo era il problema.. volevo tornare a casa, la casa dove alberga il mio cuore, non il mio corpo...