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Senza mobilita' non c'e' progresso

Creato il 22 dicembre 2009 da Afrodite
Reclusa in casa come la maggior parte dei residenti nel Nord-Italia. E' nevicato ieri, ed è la solita catastrofe. Potrei guardare fuori dalla finestra i rami carichi e scintillanti, potrei prepararmi una tazza di tè fumante, potrei leggere rifugiandomi sotto un caldo plaid....
Invece sono inquieta, mi sento in gabbia. Molti sono contenti di poter evitare un giorno di lavoro, perché io no?
Penso. A Marco Polo. Che cosa sarebbe oggi la geografia, che cosa sarebbe il mondo senza quei suoi viaggi folli che dalla bella Venezia lo portarono in terre lontane e ostili? Con il padre Niccolò e lo zio Matteo raggiunse e attraversò la Persia, l'Afghanistan, la Cina. Era il 1271.... Ancora oggi l'Afghanistan ci sembra territorio remoto, buono solo per inviarci soldati. E siamo nel 2009... figurarsi sette secoli fa! 
E Fleming e Pasteur, avrebbero mai scoperto la penicillina e i vaccini per prevenire le malattie se non si fossero recati ogni giorno in laboratorio a sperimentare?
E Michelangelo, come avrebbe potuto realizzare quel capolavoro assoluto che è la Cappella Sistina se non avesse lasciato la sua Toscana per Roma, accettando l'invito di Giulio II?
La possibilità di spostarsi da un luogo all'altro è condizione essenziale perché la storia dell'uomo possa progredire.
Ma pochi sembrano comprenderlo.
La mobilità in Italia sta diventando sempre più un problema e basta ascoltare le cronache di questi giorni per rendersene conto. Ma spostarsi - in auto, in treno, in aereo - è difficile anche in tempi normali e anche su percorrenze relativamente brevi.
Quanto ci costa in salute, Prodotto interno lordo e creatività?

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