Niente cibo oggi o meglio niente nutrimento edibile. Perché non di solo pane vive l'uomo e in questi giorni così bui e confusi è di un altro balsamo che necessita l'anima.Al mattino, appena sveglia, il primo gesto è accendere la radio, un modo un po' vintage per connettersi con il mondo ora che, nel millennio 3.0, con un paio di click leggi, vedi, ascolti.
Ma il tono di una voce che nel tempo diventa consueta, quasi amica, con la quale condividere un caffè profumato, pensieri silenziosi e una canzone è un rito rassicurante, mentre il mondo e le sue notizie sembra sederci accanto. Un mondo che, data l'ora, propone melodie e ritmi che sembrano aver superato indenni la bulimia consumistica che qualcuno ancora crede sia progresso.
Molte di queste melodie mi sono sconosciute nel senso che mi rimandano con la memoria indietro ma di esse conosco poco o nulla. E non mi sarei mai immaginata che quel cucciolo che mi riempiva la giornata di "perché" e che a due anni mi annunciò, dall'alto di uno sgabello, "Io sono piccola e faccio quello che voglio. E voglio quello che voglio", mi sarebbe stata determinante nell'illuminarmi, grazie alla sua infinita passione, circa il mondo della musica che era già grande prima ancora che lei nascesse.Enrica è brava, oltre ad essere bella (sono sua madre è vero ma so essere obiettiva): i suoi occhi neri mi hanno guardata incuriositi fin dal primo momento. Non ha pianto al momento del parto: si guardava intorno e poi ha guardato me. E' quello che continua a fare: guardarsi intorno, cercare. E non credo smetterà mai: questo sarà la sua forza e la sua debolezza. Cercare sempre significa non accontentarsi mai.Sabato sera, al Taste&Match, ha "curato" il djset, rigorosamente in vinile, proponendo una selezione di funky e jazz che è stata davvero molto apprezzata. E di seguito vi propongo una delle sue interviste. Ebbene si, scrive anche lei. Non di cibo, ma di un nutrimento altrettanto prezioso per l'anima: la passione per la musica.
San Proper è un dj e produttore olandese, sicuramente uno dei più rappresentativi della scena dance underground di Amsterdam. Paladino e cultore di disco e house, promotore di serate come Black Disco Buts, San è attivo sulla scena da più di 15 anni. Nel suo curriculum release su label come Perlon, Rush Hour e Dekmantel.
Ciao San! E’ un piacere averti qui su Soundwall! Come stai?Tutto bene. La musica mi tiene in movimento…Come ti presenteresti a chi non ti conosce?Salve. Vorrei presentarvi un mio amico. Il suo nome è San Proper, e viene da Amsterdam. Adora produrre musica, esibirsi e suonare i suoi dischi.Hai iniziato il tuo percorso musicale suonando in band. C’è stato un artista o un album in particolare che ti ha avvicinato all’elettronica?Niente di specifico. Nelle prime tracce ska e funk utilizzavo l’Atari di mio fratello e una tastiera Yamaha per il basso e per la batteria. Credo si possa dire che tutto partì da lì. Tuttora integro software e computer con la mia voce e sample di strumenti a percussione che suono in studio, insieme a parti di basso e chitarra. Mi piace che il suono sia omogeneo, sporco e ultimamente ho registrato molti sample vocali. Nel mio nuovo album “Animal”, in uscita su Rush Hour, sentirete questa combinazione in ogni traccia.Com’è nata la serie Proper’s A’dam Family?In quel periodo stavo lavorando con diversi produttori di Amsterdam, è stata un’esperienza che mi ha insegnato molto. Decisi che per il mio debutto sarei uscito con una serie di collaborazioni, e Rush Hour rispose positivamente. Adoro anche la parte grafica! Un giorno, anche le ultime 5 parti saranno pubblicate…Fatta eccezione per i due EP su Perlon, praticamente tutte le tue release sono state pubblicate da etichette olandesi. C’è un motivo particolare?In realtà no. Ovviamente supporto la scena di Amsterdam, ma ho fatto remixes per etichette come Bosconi, Hold Youth, Circus Company e se ne aggiungeranno altre in futuro.Hai sempre lavorato per promuovere la Disco. Prima, nel 1999, con le serate Black Disco Bust, ora con quelle Italo Elite. Da dove nasce questo tuo amore per il genere?La disco è la madre della musica house, non si può apprezzare la figlia senza passare per la madre…Parlaci dei tuoi monikers.Stepmother è un progetto che avevo in passato, mai pubblicato. I miei dj set in quel periodo ruotavano attorno alla dub e al raggae. A volte suono ancora così, e, quando succede, lascio uscire lo Stepmother che c’è in me. Al momento invece sto lavorando ad un progetto che si chiama Dirt Machine. E’ un lavoro che sto facendo insieme a Tom Trago, proponiamo un mix di new wave, rock e disco.Mi sembra di aver capito che continui ad acquistare dischi. Qual è il tuo parere sui formati digitali?Si, sento la necessità di acquistare vinili e anche quella di promuoverli. Voglio che la mia musica esca in vinile. Al di là di questo, è un discorso di abitudini. Ogni persona sceglie il formato che preferisce, io lavoro con il vinile.Dai 10 Comandamenti di Dj Harvey. Comandamento VI – La selezione supera la tecnica. Sei d’accordo?Dj Harvey è grandioso.Quali sono I tuoi piani per il 2012, qualche nuova uscita da condividere?Il mio album su Rush Hour, Animal.