Magazine Astronomia

Senza una stella

Creato il 20 febbraio 2011 da Stukhtra

Ma vivibile comunque. Forse. Più o meno. ‘nzomma…

di Marco Cagnotti

Quale iattura peggiore per un pianeta abitato che rimanere senza la propria stella? Verrebbe da esclamare: “Impossibile!”. Invece capita. Ci vuole una bella sfiga, ma capita. Putacaso che passi non lontano un’altra stella, che il suo influsso gravitazionale perturbi il tuo sistema planetario, che tu ti trovi nel posto sbagliato nel momento sbagliato e… zac! Sei fuori. Perso, isolato, abbandonato nello spazio interstellare a crepare nel freddo e nel buio. O no?

Beh, forse. Magari no, in effetti. Dipende se c’è acqua allo stato liquido, beninteso. Ecco, se c’è acqua liquida e tu sei un microbo, magari la sfanghi e sopravvivi anche lontano dalla tua stella d’origine. Ma acqua liquida… nello spazio interstellare? Sì può fare, spiegano Dorian Schuyler Abbot ed Eric R. Switzer, dell’Università di Chicago, in un articolo pubblicato da poco su arXiv. Basta possedere uno spesso strato di ghiaccio che faccia da isolante e, soprattutto, una bella fonte di calore all’interno del pianeta. E di solito c’è, grazie al decadimento di isotopi radioattivi (da dove pensavi che arrivasse l’energia geotermica che alimenta la tua termopompa nuova di zecca, eh?). Ebbene, se il tuo pianeta possiede tanta acqua quanto la Terra e una massa 3,5 volte superiore a quella del nostro pianeta, ecco che l’acqua può rimanere liquida per… diciamo un miliardo di anni. Se ti va di (grandissimo) culo, quanto basta per trovare un’altra stella, entrare in orbita, riscaldarsi quanto basta e cominciare una nuova esistenza altrove.

Sempre che tu sia un microbo, ovvio. Ché noialtri saremmo fottuti comunque.


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