Senza via d'uscita
Titolo: Senza via d’uscita
Autore: Guido Leotta, Franco Foschi
Editore: Mobydick
Pagine: 125
Prezzo: € 12,00
Pubblicazione: ottobre 2010
ISBN: 978-88-8178-454-7
Valutazione Libri Consigliati: consigliato.
Dopo anni trascorsi a comunicare con suo figlio principalmente attraverso l’ausilio di un telefono, finalmente Vincenzo Colajacono, vecchio commissario in pensione, decide di farsi coraggio e di lasciare la sua amata Gragnano per far visita al figlio Guido, in Irlanda. Armato solo di una valigia e del suo libro di Orazio, parte per una vacanza destinata a trasformarsi in una vera e propria indagine. Perché Vincenzo Colajacono avrà pure sessant’anni, ma il fiuto del vecchio commissario è ancora quello d’un tempo.
Inizialmente tale indagine è di tipo eminentemente culturale: Vincenzo pian piano abbandona la sua diffidenza di pensionato poco propenso a spostarsi e si avventura, con sempre maggior curiosità, nel paesaggio irlandese, scoprendone povertà e bellezza, arretratezza e fermenti di novità. L’ansia di conoscenza propria di chi per anni ha dato la caccia alla verità, si trasforma in una golosità sempre crescente per tutto ciò che è nuovo, inclusa la cucina, della quale Colajacono si scopre ghiotto, lui che proviene da una città famosa per il panuozzo e dove si celebra la festa della pasta. Ben presto, però, in questa indagine ludica e culturale iniziano a farsi largo stranezze, perplessità e il sospetto che dietro il sorriso di Guido vi sia, in realtà, qualcosa che non dev’essere rivelato. Le strane compagnie del figlio (Demos Gotti, gentile sino all’affettazione; Giukas, un greco invischiato in affari non troppo puliti), la difficoltà nel capire esattamente come egli si guadagni da vivere, certi sguardi, certe parole: tutto ciò non sfugge all’occhio del vecchio commissario. Ma l’indagine più difficile e dolorosa non verrà svolta da Colajacono nelle vesti di tutore dell’ordine in pensione, bensì in quelle di padre che scopre suo malgrado come tutti i valori in cui ha sempre creduto per i suoi figli siano risibili, carta straccia di fronte a un pragmatismo nichilistico totale e senza replica, che apre nel suo cuore una ferita come nella carne viva.
Senza via d’uscita, dunque, più che un romanzo poliziesco, è un libro di indagini, di scoperte: della bellezza di una terra antica; di un pezzo di famiglia che per un attimo ci si è illusi di conoscere; di come la verità non sia affatto una virtù. Un poliziesco dove l’indagine, quella comunemente intesa in tale genere letterario, non avviene, viene negata, così come vengono negati il dubbio e le risposte, ed è l’enigma, non la sua risoluzione, a ballare sul cuore infranto degli sconfitti.
Il finale arriva improvviso come uno schiaffo dato a bruciapelo, e contrasta fortemente con l’atmosfera, tutto sommato rilassata, delle pagine precedenti, dove il mistero si è insinuato senza però turbare troppo il lettore (complice anche l’irresistibile protagonista, ben deciso a fare il pensionato in vacanza anche quando inizia a sospettare più marcatamente che qualcosa non va come dovrebbe).
Per chi crede nella verità, raggiungerla è un dovere che non si può ignorare a lungo, per questo Colajacono riprende a fare domande, vorrebbe iniziare a indagare. Ad attenderlo c’è il desiderio di mentire, ad attenderlo c’è il silenzio di Guido e l’ipocrisia dell’altro suo figlio, che lo colpiscono in pieno petto come il più infame dei colpi di pistola.
Saba Ercole per Libri Consigliati
L’AUTORE
Franco Foschi è nato a Bologna, dove esercita con passione la professione di medico pediatra. Ha pubblicato libri di narrativa, poesia e saggistica con Mobydick, Hobby&Work, Todaro, Perdisa, Passigli e Sironi.
Guido Leotta, contastorie e musico, è nato a Faenza nel 1957. Di recente ha festeggiato i vent’anni del Faxtet, bluejazz quintet in cui suona sax e flauto, con l’uscita dell’album Coffee Break.