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Seppelliamoci con BURIED

Creato il 16 ottobre 2010 da Lorant88

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Regia: Rodrigo Cortès
Intepreti: Ryan Reynolds
Fotografia: Eduard Grau
Montaggio: Rodrigo Cortès
Un accendino, un cellulare, una fiaschetta di whisky, un coltello e una matita. Se dovessero essere le uniche cose che potrebbero condurvi alla salvezza, se vi trovaste rinchiusi in una bara di legno grezzo e aveste solo novanta minuti d’aria: benvenuti in Buried- Sepolto.
Sceneggiato da Chris Sparling, il film, che debutta nei cinema oggi 15 ottobre, ha conquistato il pubblico e la critica del Sundance Film Festival.
Paul Conroy, autista di camion americano in Iraq, si risveglia intontito in una cassa di legno sepolta nel mezzo del deserto iracheno. Ha poche informazioni per risalire alle vicende che lo hanno condotto nel peggiore degli incubi. Seppelliamoci con BURIED
Pronto a lottare per uscire vivo da quella situazione, disposto a tutto per rivedere la sua famiglia, Paul combatte contro crisi di panico e claustrofobia, per non perdere il controllo e aiutare i soccorritori a localizzare il luogo della sepoltura.
Il regista spagnolo Rodrigo Cortés, attratto dalla drammaticità della sceneggiatura di Chris Sparling, ha intrapreso la lunga strada dell’ideazione di un film interamente girato fra quattro anguste pareti di legno e ha subito suscitato le diffidenze degli addetti ai lavori hollywoodiani.
Sfida dall’alto livello di difficoltà, Buried immerge lo spettatore nell’incubo peggiore di qualunque essere umano. Sarebbe banale e riduttivo definire questo film catalogandolo come thriller claustrofobico; Buried è molto di più. Nonostante la difficoltà di girare in spazi strettissimi, Cortés riesce a collezionare una quantità considerevole di inquadrature ritenute impossibili da effettuare. 
Seppelliamoci con BURIED
Dopo lo shock iniziale che colpisce tanto il protagonista quanto lo spettatore, forte di una sceneggiatura al cardiopalma che mantiene costantemente alta la tensione, prende il sopravvento la voglia di capire, insieme al povero autista, le motivazioni che lo vedono attore protagonista di una situazione degna del più perfido Hitchcock. Sullo sfondo, ancora una volta, la guerra in Iraq, con la critica feroce nei confronti di un plotone di giovani soldati costretti a pagare le colpe di un’intera Nazione (altro che la critica mossa da Cameron con Avatar..).
Seppelliamoci con BURIED
Un intero popolo alla ricerca di espiazione per i crimini commessi da pianificatori senza scrupoli. In Buried c’è tutto questo, c’è l’immedesimazione forte con Paul, la paura soffocante che i novanta minuti d’aria siano pochi, c’è la naturale consapevolezza che la situazione è disperata e apparentemente senza via di salvezza. Quando gli elementi visivi vengono ridotti all’osso, il motore che regge l’intera sceneggiatura è affidato all’ottima interpretazione di Ryan Reynolds, e alle poche possibilità di comunicare con l’esterno. 
Violenza più psicologica che fisica, questo film esalta la capacità della psiche umana di resistere alle situazioni più disperate. Regista autodidatta, amante di Kafka e ispirato ai grandi del cinema della suspense, Cortés dimostra straordinarie capacità di adattamento. L’idea vince ancora una volta sulla disponibilità di budget milionari. (viva il cinema originale, sperimentale, spensierato!!)


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