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Sequestrate a Mazara del Vallo diverse attività tra cui un villaggio turistico. Giro d’affati tra un imprenditore e cosca mafiosa

Creato il 28 ottobre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Un patrimonio del valore stimato di 450 milioni di euro, comprendente un villaggio turistico e diverse società immobiliari, è stato sequestrato dalla Dia all’imprenditore Calcedonio Di Giovanni, 76 anni, di Monreale (Palermo). Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, presieduta da Pietro Grillo.

Uno scatto sul faro di Mazara Del Vallo, nei pressi del villaggio turistico

Uno scatto sul faro di Mazara Del Vallo, nei pressi del villaggio turistico “Kartibubbo” (kartibubbo.eu)

Gli affari dell’imprenditore Di Giovanni intrecciati alle cosche mafiose di Mazara del Vallo. Secondo gli inquirenti, l’attività di Di Giovanni sarebbe stata “indissolubilmente intrecciata con i destini delle famiglie mafiose di Mazara del Vallo”, e l’imprenditore sarebbe stato in contatto con Vito Roberto Palizzolo, il finanziere che si è costruito una fortuna in Sudafrica e che viene considerato uno dei più abili riciclatori dei guadagni illeciti di Cosa Nostra.

Soci in affari per il villaggio turistico “Kartibubbo”. Cointeressenze tra Di Giovanni e Palizzolo vengono riferite in particolar modo al villaggio turistico “Kartibubbo” di Campobello di Mazara, dove si trovano 100 villette adesso sequestrate. Il resort era riconducibile a Palazzolo ma fu poi acquisito da Di Giovanni, che però in quel momento secondo l’accusa non disponeva di capitali leciti tali da giustificare quell’operazione.

I legami con Filippo Guttadauro, cognato di Matteo Messina Denaro. Inoltre, sono emersi legami tra l’imprenditore e Filippo Guttadauro, cognato del boss latitante di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, e con il commercialista Pino Mandalari, legato al capomafia corleonese Totò Riina. Secondo la Dia, Di Giovanni avrebbe cercato di mettere i suoi beni al riparo da provvedimenti patrimoniali antimafia e perciò avrebbe creato a giugno in Inghilterra la società “Titano real estate limited” che gestisce villaggi turistici e ha domicilio fiscale proprio a “Kartibubbo”. Anche questa società è stata sequestrata assieme a varie altre, tra quai “Compagnia immobiliare del Titano”, Il Cormorano, Fimmco, “Campobello park corporation, “Immobiliare La Mantide”, “Associazione orchidea club, “Selinunte country beach, alcune quote del “Selene residence” di Campobello di Mazara, della “Parco di Cusa vita e vacanze”, e della “Dental house, Numidia srl”.

Infine, Di Giovanni nei mesi scorsi aveva patteggiato una condanna per truffa. L’imputazione si riferiva all’uso di finanziamenti pubblici erogati per la costruzione di villaggi turistici. (AGI)


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