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Serata "1mappaper2", moto-drive-in ad Alfonsine

Da Motociclistidatavola
WOW, che sabato incredibile. Sabato appena passato lo ricorderò per molto, da un punto di vista motociclistico.Partiamo dal fondo, dalla sera. Il vulcanico Andrea Leggieri aveva segnalato un evento in quel di Alfonsine che mi incuriosiva molto. Così, dopo aver chiuso la bottega, ho preso e sono andato.L'occasione era la proiezione del docu-film “1 mappa per 2” presso la concessionaria di Alfonsine.Dividiamo il racconto in due parti, evento e film.L'evento è stato bellissimo, la concessionaria aperta e tutti noi che ci aggiravamo fra moto, tavoli e passioni. C'era tutto, semplice e genuino. La piadina per chi aveva fame, da bere, il caffè, il pianobar, moto da vedere, amici con cui chiacchierare nella lingua universale de mutor, il dialetto. Un evento che etichetterei come genuino nell'accezione più positiva del termine. Che bello, una splendida serata di Maggio, le moto, risate, cibo. Non scherzo, in mezzo a mille raduni che ormai hanno perso il vero senso dell'andare in moto che si sono svuotati di quella parte fanciullesca che è lo stare assieme, questa serata mi ha riconciliato con gli eventi motocentrici.Pezzo forte della serata una delle due Ducati 175 che ha fatto il giro del mondo.Secondo pezzo forte della serata, dentro il salone moto e scooter erano stati disposti in modo da creare un Moto-Drivein, guardare il film in sella ad una Lambretta è stato un valore aggiunto. Ammetto che durante la proiezioni mi sono attaccato ai freni un paio di volte.Quindi organizzazione e clima impeccabili, ripeto, di quelli che avvicinano, che creano appartenenza, che ti senti sulla pelle.Poi c'è stata la proiezione. La storia. Nel 1957 il giovane pilota Tartarini ha un contratto con Ducati che non può più onorare per via di un grave infortunio che gli impedisce di avere il nulla-osta per correre. Vuole onorare il contratto e propone a Ducati di compiere qualcosa di incredibile per esaltarne la grandezza.Risultato: primo giro del mondo mai fatto in sella a delle moto.Compagno di viaggio l'amico Monetti. I due ragazzi partirono da Bologna nel settembre del 1957 su due prototipi Ducati (due moto non in commercio ma fatte ad hoc per l'evento) portandosi dietro una videocamera.Il film racconta questa impresa miscelando immagini dell'epoca e immagini di interviste attuali fatte ai due partecipanti. Cosa dire, 70 minuti bellissimi. Ci sono tantissime emozioni, il film è avvincente, avventuroso, divertente (i due protagonisti sono di una simpatia incredibile e le loro interviste sono da lacrime agli occhi per le risate) e molto profondo.I due protagonisti, sempre con un tono molto divertente, ripercorrono un viaggio in cui affiorano anche valori come il rispetto e l'onestà che sarebbe bene aver sempre a mente. Parlano della loro amicizia con un'onestà incredibile. Potrebbero esaltarsi narrando gesta e miracoli ed invece ci trasmettono una dimensione estremamente umana della loro esperienza.Io sono molto grato a Montanari e Caracciolo (i due registi) per aver “salvato” una storia così, per averle dato nuova luce e averla rimessa in circolo. Questo perchè dentro, nelle immagini originali, non c'è solo un'impresa, c'è una fetta di storia che appartiene ai nostri padri o ai nostri nonni e che è bello rivedere, è bello rivedere quando anche in officina, sotto la tuta o il camice, si stava con la camicia, rigorosamente. E' bello ritrovare anche la leggerezza di certi momenti in cui c'era più leggerezza ma che non erano meno pesanti. Era un'altra Italia, un'Italia cui è sempre bello guardare.Tecnicamente il docu-film mi pare ben fatto ma io ci capisco ancora meno che di moto.Però le musiche sono sempre centrate, le immagini sempre suggestive e anche le scelte di montaggio mi sono sempre sembrate all'altezza. Cioè quando si ha per le mani una storia come questa e si scopre di avere due protagonisti che sono ancora due personaggi di una lucidità e di una simpatia unica, fare una boiata sputtanando tutto per cercare di essere ancora più speciali di quello che si ha è un attimo. Alcune volte, quando abbiamo qualcosa di ottimo esserne all'altezza vuol dire accompagnarlo con discrezione. Ecco i due registi sono stati in grado di prendere due ingredienti eccellenti e di metterli insieme con eleganza e discrezione.Ah, il il DVD l'ho preso e l'ho anche fatto autografare da Monetti; col senno di poi avrei voluto farlo autografare anche dai due registi ma, proprio come nel film, si sono fatti da parte, accompagnando con eleganza.
Come concludere: vi siete persi una serata di quelle che alleggeriscono l'anima. Ogni tanto anche le piccole cose, i piccoli eventi, i piccoli gesti possono essere grandiosi.
Mille grazie ad Andrea che più e più volte ha segnalato l'evento.

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