Magazine Diario personale

Serenata Nerd - Prima Parte -

Da Xab @Xabaras89

steve 8 sotto un tetto nerd

serenata metropolitana (si lo so, mi sto facendo schifo da solo, credetemi)

Mentre per strani scherzi del destino che non sto a spiegare Vecchioni mi risuona nelle orecchie con Luci a San Siro (che per altro non c'entra assolutamente niente con l'argomento del post) m'è venuta da pensare un'ovvietà di cui si discute spesso, ma solitamente in modo scialbo e inconcludente
E chi sono io se non il RE della scialba inconcludenza? Diamoci da fare quindi, e addentriamoci in quel torbido e oscuro mondo che definisce L'ESSERE NERD ! Ma sopratutto la moda da esso derivata esplosa negli ultimi anni, e che c'azzecca col nostro paese

Playstation Generation

Lupin III

Parlando di "Otaku",
per me è iniziato tutto con loro

Io faccio parte di una generazione già di suo abbastanza atipica, che per giunta spesso mi ha disconosciuto etichettandomi come una sorta di vecchio infiltrato (che poi essendo alto come una pertica la figura del ripetente l'ho sempre fatta a priori, a undici anni del resto davo già l'aria d'essere il padre di certi miei prof ) cioè della serie:
sono nato nel '89 ma già alla nascita mi prendevano per uno del '82 (salvo quelli del '82, che pensavano fossi un sottoprodotto della Prima Repubblica, creato dalla neonata TV commerciale allo scopo di vendergli le Bull Boys anche a 20 anni suonati - eravamo io e Gianfranco Zola, bei tempi -)
e c'è una cosa che posso garantire: durante la mia infanzia-preadolescenza-adolescenzina (dopo sono scappato all'estero quindi ninzò) non ho MAI, e dico MAI sentito un mio coetaneo utilizzare il termine NERD

logo playstation

*inchino*, malgrado tutto ci vuole dai


C'erano i Secchioni, ovvio, ma come oramai si sa l'equazione secchione=nerd ha assai pochi riscontri nel mondo moderno: la definizione nostrana era infatti applicata basandosi prevalentemente sui meriti scolastici, mentre i videogiochi e i cartoni piacevano a tutti, chi più chi meno (è una transizione che pure l'America ha attraversato, spesso con l'alternanza di termini come geek o il nipponico otaku, che condividono comunque tutti la medesima origine -l'insulto -)

Denver

Abuso sessuale da parte di un Nerd
ai danni di Denver (Colorado)

Sarà forse che il videogioco non era un nettissimo sintomo d'asocialità, visto che le sale giochi andavano ancora alla grande: perché pure quando un po' tutti c'avevano la PlayStation nuova nuova in genere la prima videoteca era limitata a quei 3-4 giochi regalati per le feste comandate (visto che costavano un patrimonio di CENTOVENTICINQUEMILALIRE, e di Amiga, Commodore eccetera manco ne parliamo va che era quasi roba da stipendiati, altro che paghetta) e la pirateria, che doveva comunque ancora diffondersi in modo massiccio, era roba per chi c'aveva il fratello maggiore più smaliziato (e che i videogiochi se li cagava -> il che risultava ancora abbastanza raro confronto ad oggi)

street fighter 2

"Non potrà mai esserci un picchiaduro
graficamente più bello di SF2"
[autocit, ahimé]

Poi c'è da dire che io sono un provincialotto cresciuto al paesello, quindi discutere dell'ultima puntata dei Cavalieri dello Zodiaco, capire a quali caspio di orari passassero Ken il Guerriero su Italia 7 gold, piuttosto che darsi di mazzuolate (vere) per decidere i turni di chi si sarebbe dovuto prendere a mazzuolate (virtuali) su Street Fighter 2 alle sopracitate salegiochi rappresentavano parte integrante dell'infanziosa vita sociale dell'epoca, infanzia segnata da Bim Bum Bam tanto quanto la seconda guerra mondiale è stata segnata dall'avvento della bomba atomica
Che forse qualcuno ripeteva la dicitura sentita in qualche canzone o telefilm (ma perché, nei telefilm/cartoni doppiati in italiano si sentiva dire Nerd ? Io escludendo per forza di cose La rivincita dei Nerd mica me li ricordo altri casi sai, forse giusto in Porkys e affini, ma non ne sono manco tanto sicuro - e comunque si parla sempre di roba da grandi che in tv passavano ad orari improponibili e che uno guardava solo per le zozzate - )

sailor moon

Perché, parafrasando De Andrè, in pubblico i maschi la chiamavano con disprezzo "Sailor Cacca"
ma la si guardava lo stesso, anche solo per far colpo con le femmine 
(che poi uno ci si appassionava pure, ma shhh)


Insomma, se il termine sussisteva era a completo appannaggio di quella meglio gioventù videogiocatrice che contava già qualche annetto sulle spalle, e magari frequentava l'acerbissima rete del tempo (e quindi c'aveva i soldi che gli uscivano dal culo, e diciamolo!)
Il punto cruciale comunque è che l'autentico "nerd" (termine che come s'è intuito non ritengo poi così appropriatoper noi) di genuina razza italiana (ITALIANIIII *posa ducesca*) possedeva delle caratteristiche che lo rendevano decisamente lontano da quel Nerd canonico di matrice americana diffusosi negli ultimi anni grazie Internet, The Big Bang Theory (e affini), prima fra tutte probabilmente la massiccia influenza nipponica (da cui il parallelo fenomeno della moda otaku) ma anche quella squisitamente legata al nostrano fumetto casereccio 
Nella prossimo episodio vedremo assieme un po'di altre cose: tipo cosplayer zozze (è fanservice, lo so), nerd poser (gente che fingerebbe di essere "nerd" - si lo so, MAH -) e continueremo ad osservare come l'ambiente italiano abbia sviluppato e recepito tutto questo alla maniera sua - quindi come al solito nel bene, e nel MALE
tsuzuku
Continua nella prossima puntata

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