È una mini-serie creata da Charlie Brooker per la Endemol e trasmessa sulla rete Britannica Channel 4 a fine 2011. Da lì ha fatto poi il giro del mondo. In Italia è stata trasmessa su Sky Cinema 1 dal 2012. Sono tre sole puntate per stagione, ognuna con una storia a sè che nulla ha a che vedere con gli altri episodi se non per l’onnipresente protagonista, il simbolo supremo della nostra dipendenza dalla tecnologia: lo specchio nero (il black mirror, appunto). “E’ quello che trovi su ogni muro, ogni scrivania, nel palmo di ogni mano: è lo schermo freddo e lucido di una TV, di un monitor, di uno smartphone…” spiega Brooker.
Ma in ogni puntata, di soli quaranta minuti (che è quanto nella serie Americana Lost ci mettevamo per andare dal bunker alla spiaggia) gli inglesi riescono a mostrarci in dettaglio futuristiche società alternative: una in cui la gente ha una memory card impiantata nel cervello grazie alla quale può rivedere i propri ricordi o trasmetterli su uno schermo; un’altra dove viviamo in anguste celle fatte di schermi che non si possono spegnere, bombardati da pubblicità che non possono essere evitate senza essere multati e le persone (tutte tranne gli obesi, considerati cittadini di seconda classe costretti a fare le pulizie o ad essere ridicolizzati nei talent show, la principale forma d’intrattenimento) si guadagna da vivere pedalando tutto il giorno su delle cyclette per creare energia ed ottenere crediti con cui acquistare beni e servizi. E ancora nel satirico “Vota Waldo!” vediamo un cartoon, un volgarissimo orsetto blu inventato e doppiato da un comico, la cui popolarità lo porta addirittura a candidarsi alle elezioni.
Abbiamo anche un episodio, Orso Bianco, dove un’assassina viene condannata, ignara, a rivivere all’infinito la stessa giornataccia che ha fatto patire alla tua vittima, mentre tutti in strada la filmano con i telefonini. E poi abbiamo Martha che non riesce ad accettare la morte del suo compagno e si rifugia nell’uso di un software che grazie alle tracce (video, email, foto) che tutti lasciamo nel web, è in grado di ricreare un caro estinto con cui puoi chattare, parlare al telefono e se vuoi, ti recapitano anche un kit per assemblare un di lui robot-clone che una volta attivato tramite una procedura chimica, è pressoché indistinguibile dall’originale, se non fosse per il fatto di non essere lui e di non essere vivo. Sta a lei istruirlo per renderlo più credibile: la notte lo fa fingere di dormire ed irritata lo rimprovera “Potresti almeno fingere di respirare?”! Mirabile la faccia di Martha quando lui le mostra di poter avere erezioni a comando…
Ma è il primo episodio ad avermi lasciato a bocca aperta. E’ geniale: un terrorista, armato di Youtube, sequestra e minaccia di uccidere entro poche ore una giovane nobile Inglese se il Primo Ministro non si accoppia, in diretta streaming, con un suino. Forse noi avremmo fatto meno caso alla notizia di un primo ministro che si fa una maialona, ma Oltremanica lo scoop dilaga, corre su Twitter e televisioni attraverso tutto il mondo e insomma, una cosa tira l’altra… Le istituzioni raccomandano alla popolazione di non guardare quest’orribile diretta, aggiungono addirittura un sibilo al video per scoraggiare i curiosi. E qui abbiamo secondo me la scena più bella dell’intera serie, perché sono assolutamente certa che andrebbe proprio così: le strade di Londra completamente deserte, in pieno giorno, non un passate, non una voce, non un rumore, eccetto il sibilo.Sono tutti, tutti chiusi dentro a guardare la diretta, esattamente come aveva previsto il terrorista!
Una terza stagione non è ancora stata confermata ma Brooker ha già i copioni pronti, just in case…
Barbara Rossini