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Serie A al Bar – 28° giornata (by Riccardo Cotumaccio)

Creato il 12 marzo 2013 da Simo785

Serie A al Bar – 28° giornata (by Riccardo Cotumaccio)

Vola il Milan, Juve in extremis. Molla il Napoli, tonfo Inter e Lazio

A tener testa, in Serie A, è ormai la lotta per l’Europa che conta. Con il crollo di Napoli, Inter e Lazio, volano Milan e Fiorentina verso il terzo e quarto posto, mentre la Roma di Andreazzoli – bloccata ad Udine – resta lì e non perde la speranza. Vola la Juve grazie al gol in zona cesarini di Giaccherini, mentre – nei bassifondi – crollano Palermo e Pescara, sempre più destinate alla retrocessione.

SUPER MILAN, FORTUNA JUVE – In casa del Genoa il Milan risulta più cinico e determinato, ma non superiore ai rossoblù che si vedono negare il gol più volte da un Abbiati particolarmente in giornata. Ad aprire le marcature è un super-Pazzini, che su cross ribattuto di De Sciglio infila, con una gamba sola, l’1-0. Nella ripresa è Bovo a far tremare il Milan, con punizione che colpisce il palo alla sinistra di Abbiati. Di lì in poi pochi brividi, e un colpo di Zapata libera Balotelli che in area di rigore segna il suo quinto gol in rossonero. Il Milan si conferma al terzo posto. Ora, la testa, è già a Barcellona. Allunga di nuovo la Juve, che, nel match col Catania, è trascinata da Vucinic e Pogba, ma è portata al trionfo da Giaccherini a pochi secondi dal termine. Poc’altro da aggiungere per il team di Conte, ormai stabilmente in cima alla classifica da più di un anno ed oggi con più di una mano sul Tricolore.

CROLLO NAPOLI, INTER E LAZIO BEFFATE IN CASA – Con la sconfitta di Verona (la terza di fila in Veneto, per il Napoli), gli azzurri di Mazzarri non trovano la reazione sperata e si perdono la Juventus. Un Chievo fortunato quanto tenace addormenta Cavani ed annichilisce Hamsik, bloccano il Napoli e contenendone il pressing della ripresa. Ormai a -9 dai bianconeri (-10, se si considerano gli scontri diretti) il Napoli dice definitivamente addio ai sogni di gloria, ed inizia a guardarsi le spalle con più attenzione. Ed è proprio alle spalle dei partenopei che Lazio ed Inter si fanno beffare in casa da Fiorentina e Bologna, entrambe trascinate dai propri gioielli. Nel diluvio dell’Olimpico gli uomini di Montella collezionano due gol da cineteca: il primo è di Jovetic (grande azione di squadra), mentre il secondo è di Ljajić, perfetta la sua punizione. A San Siro è il Bologna a far la partita: prima Gabbiadini poi Gilardino chiudono l’Inter in difesa, per poi, nella ripresa, portarsi in vantaggio proprio con l’ex campione del mondo al suo 11esimo gol in campionato. Nel finale esce fuori l’Inter, ma un gran Curci risulta più volte decisivo. È notta fonda su Stramaccioni e compagni, ormai lontani dalla Champions e legati ad un filo con l’Europa League.

ROMA: SOLO UN PARI – Il diluvio di Udine blocca Totti e la sua Roma, cinica nel primo tempo, un po’ meno nel secondo, dove – complice un’Udinese tosta – nasce il primo pareggio del corso Andreazzoli. Dopo il vantaggio di Lamela – dopo la traversa di Florenzi – i giallorossi chiudono in tranquillità il primo tempo, per poi esser messi in difficoltà nella ripresa con il pareggio di Muriel (che alla Roma aveva già segnato con i colori del Lecce). Espulso Hertaux, i giallorossi non ne approfittano e portano a casa un pareggio che, con le sconfitte di Lazio ed Inter, ha un sapore ancor più amaro. Ma con l’Europa veramente ad un passo, Andreazzoli non può perdere le speranze. 

SI RIALZA IL SIENA, CAOS ZAMPARINI – Cade la Sampdoria sotto i colpi di un grande Ibarbo, che nel vuoto dell’Is Arenas gioca, imposta e ferisce senza pietà i blucerchiati, decisamente poco incisivi in quel di Cagliari. Crolla il Torino e si rialza il Parma grazie ai gol di un ritrovato Amauri, che con la sua tripletta si porta a 9 reti in campionato (era dal 2009 che non toccava tale quota). E mentre l’Atalanta di Denis infierisce su un Pescara sempre più inerme, il Siena ritrova la vittoria contro il Palermo, diretta avversaria per la salvezza. Il 2-1 in rimonta ai rossoneri non solo ridà speranze ai toscani, ma causa l’ennesimo – ridicolo – esonero di Zamparini, contestato al Barbera. Povero Palermo, povero calcio italiano. Nel frattempo il Siena – a due punti dal Genoa – si rialza e spera.


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