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Serie A al Bar – 7° giornata (by Riccardo Cotumaccio)

Creato il 07 ottobre 2013 da Simo785

di Riccardo Cotumaccio

Serie A al Bar – 7° giornata (by Riccardo Cotumaccio)

7 su 7, la Roma vola. Ancora. In 6 casi su 7, per chi alla settima giornata ci arriva a punteggio pieno, è stato Tricolore. Ci è riuscita la Juve (nel ’76-’77, ’85-’86, ’05-’06), il Milan (nel ’54-’55 e nel ’92-’93) e l’Inter (nel ’66-’67). Solo i nerazzurri, al tempo sotto la guida di Herrera, non riuscirono a laurearsi campioni d’Italia. Con il 3-0 del Meazza – vittima un Mazzarri più impotente che altro -, Rudi Garcia si conferma debuttante umile ma astuto, leader nascosto ma efficiente. A portarlo in trionfo ci pensa Francesco Totti, l’immortale, l’infinito, l’incredibile 37enne dal piede creativo, dalla classe cristallina, dal talento più unico che raro. Con la quarta doppietta a San Siro, il Capitano della Roma tocca quota 300 reti tra club e Nazionale. E se i suoi numeri sanno di leggenda, quelli di Garcia, per ora, sanno di impresa: 21 punti in 7 partite, 20 reti segnate, solo una subita. Miglior difesa d’Europa e d’Italia. Record incredibili. Numeri da capolista. Numeri, forse, da Scudetto.

OK JUVE E NAPOLI. CROLLO MILAN – Ad inseguire, però, non mollano Juventus e Napoli, che inseguono la capolista vincendo in casa con Milan e Livorno. E se con i toscani Benitez ha avuto vita facile (4-0 il finale), per imporsi su Allegri, Pirlo e compagni si sono resi protagonisti di una rimonta coi fiocchi. Sotto di una rete a 13 secondi dall’inizio (gol lampo di Muntari), la Juventus ha subito preso in mano le redini del match, dominando un Milan scialbo, stanco e tutt’altro che incisivo. Prima Pirlo, poi Giovinco ed infine Chiellini piegano i rossoneri, che nel finale trovano il 2-3 ancora con Muntari. Se i bianconeri inseguono la vetta nonostante le difficoltà, il Milan delle numerose assenza (ma dalle poche scuse) è sempre più lontano dal vertice. E trema Allegri.

STOP LAZIO E FIORENTINA, COLPO VERONANel posticipo di domenica sera tra Lazio e Fiorentina è il gol il grande assente. La Viola stenta, è provata dall’impegno europeo e soffre più della squadra di Pektovic, non al massimo ma più scattante dei fiorentini. Alla fine è 0-0, non senza emozioni, ma su entrambe le prestazioni è pesato l’impegno infrasettimanale in Europa League. Vola invece il Verona di Mandorlini, vincitore per 4-1 su un Bologna che (parole di Pioli) “ha toccato il fondo”. Dopo i 5 gol subiti dalla Roma, in casa Diamanti e compagni ne subiscono altri 4, segnando forse il peggior momento della società da anni. Ne giova l’Hellas, quinto in classifica e – ad oggi – in Europa League.

TRIS PARMA. OK UDINESE E ATALANTA – Si riprende il Parma trascinato da Cassano (1 gol e 2 assist) contro il Sassuolo, tornato alla sconfitta dopo due pareggi. L’Udinese torna a vincere in casa per 2-0 sul Cagliari e l’Atalanta si impone al Bentegodi sul Chievo per 1-0. Amaro pareggio tra Genoa e Catania, ferme sull-1-1 e bloccate a fondo classifica. Ora, parlare di classifica poco chiara inizia a suonar male. Non ci si può più nascondere, la Serie A si è pronunciata. Ora, però,  i giochi iniziano a farsi più duri che mai.


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