Foto Matteo Sambugaro
In questa seconda parte sull’ottava giornata di Serie A, ci concentriamo su Sampdoria-Livorno, Sassuolo-Bologna e Verona-Parma: altre tre partite fondamentali per garantirsi la salvezza.
Livorno – Sampdoria 1 – 2
Il risultato del lavoro di Delio Rossi si potrebbe quasi definire un miracolo. Samp per la prima volta di questo campionato, non solo convince, ma riesce a vincere. Pur essendo stata raggiunta da un insperato pareggio in pieno recupero. Partita quasi perfetta: non solo dal punto di vista tattico, con un ottima difesa, sempre attenta a chiudere gli spazi e incolpevole sul goal del Livorno, ma anche dal punto di vista dell’aggressività. Partita che costituisce non solo la prima vittoria di questo campionato, ma anche la prima volta in cui la Samp riesce a uscire vittorioso da una gara su questo campo, dopo più di quarant’anni (23 aprile 1967). Sotto lo sguardo attento del CT della nazionale Prandelli, si sono viste poche occasioni da goal. Il vantaggio arriva su un calcio di rigore, nel primo tempo, giustamente fischiato per un fallo di Duncan ai danni di De Silvestri e segnato da Eder. Nel secondo tempo, attacca soprattutto il Livorno, ma il pareggio arriva solo al 47′: gran tiro da fuori di Siligardi, da poco rientrato da un grave infortunio. Al 51′, però, arriva il verdetto definitivo: Luci stende ingenuamente Regini in area, altro rigore per la Samp, questa volta trasformato da Pozzi.
Sassuolo – Bologna 2 – 1
Partita bagnata, partita fortunata. Sotto una pioggia estremamente battente, il Sassuolo riesce a portare a casa un successo storico: la sua prima vittoria in Serie A. Con i tre punti di oggi, inoltre, la squadra di casa riesce a fare passi avanti per la salvezza: all’ultimo posto, infatti, resta il Bologna, da solo. L’avvio di gara è fulminante: il vantaggio si concretizza in sei minuti, dal 12′ al 18′. Il primo goal è di Berardi, che, steso da Mantovani, si procura un calcio di rigore e lo sfrutta a dovere, segnando il suo secondo goal in Serie A. Il secondo, invece, è di Floro Flores, su un tiro deviato che termina alle spalle di Curci. Il Bologna, però, da segnali di ripresa, e, grazie al rigore trasformato da Diamanti, riesce ad accorciare le distanze. Al 91′, sull’ultima azione, Bianchi spreca la migliore occasione per evitare la sconfitta: a due passi dalla porta, l’ex granata sbaglia il colpo di testa, forse per colpa di una spinta. Il risultato resta, dunque, invariato: la panchina del Bologna è ormai incandescente e, dopo Maran, anche Pioli rischia seriamente l’esonero.
Verona – Parma 3 – 2
È una partita spettacolare quella giocata al Bentegodi. Il Verona che si è visto in campo fino a oggi va oltre alle più rosee aspettative: ottima tecnica, grinta, determinazione e voglia di vincere. Con queste caratteristiche, la squadra è riuscita anche a ribaltare lo svantaggio del primo tempo e ottenere una vittoria speciale, da dedicare all’ex presidente Martinelli, deceduto pochi giorni fa. Ma, soprattutto, la posizione in classifica è eclatante: quarto posto. È Cacciatore ad aprire le marcature, che, lasciato completamente solo, riesce a colpire al volo su calcio d’angolo battuto da sinistra da Iturbe. Poi la rimonta del Parma: prima Parolo, poi Cassano. Il barese insacca con un grandissimo diagonale, l’ex Cesena colpisce, invece, con un bel tiro di destro indirizzato nell’angolino basso alla destra di Rafael. La rimonta, questa volta veneta, è infine opera di Jorginho: la giovane promessa, che tra l’altro ha cittadinanza italiana, riesce a sfruttare ben due calci di rigore. Il primo al 20′, per un fallo su Toni, il secondo, invece, a due soli minuti dalla fine, per un fallo netto di Marchionni sullo stesso Jorginho. Lo stadio del Verona esplode in un boato e al Parma non resta che la beffa.
Con questi 3 incontri, termina l’analisi sul pomeriggio di Serie A.