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Serie A. Inter-Parma 1 a 0. Fiorentina Toro 4 a 3, gol ed emozioni.

Creato il 21 aprile 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ieri, domenica 21 aprile, si è giocata la 33esima giornata di serie A. Manca meno di un mese alla fine del campionato e ogni partita vale il doppio per ogni squadra: chi lotta per salvarsi, chi cerca di raggiungere il prima possibile la quota salvezza, chi vuole infrangere qualche record, sfruttando le ultime gare, chi è in corsa per un posto nell’Europa che conta, chi, infine, desidera laurearsi campione il prima possibile.

Negli anticipi di sabato, il Genoa non è andato oltre il pari con l’Atalanta mentre l’Udinese, trascinata nuovamente dal suo capitano Totò Di Natale, autore di un’altra pregevole rete, supera di misura una Lazio in crisi.

Ieri si è giocato il grosso del turno: a pranzo, Inter – Parma; nel pomeriggio, Bologna – Sampdoria; il derby della Sicilia, Catania – Palermo; Fiorentina – Torino; Napoli – Cagliari; Roma – Pescara; Siena – Chievo; infine, il posticipo era il big match tra Juventus e Milan.

Passiamo all’analisi dei primi quattro incontri:

Inter 1 – 0 Parma (81′ Rocchi)

Nell’anticipo delle 12:30, a San Siro, un’Inter in completa emergenza ha superato 1 a 0 un Parma che, salvatosi, non ha più molte pretese. Gli uomini di Stramaccioni controllano la partita fino al 28′ quando si fanno vedere gli emiliani che, nel giro di pochi minuti, hanno le chance più nitide di questa metà di gara con Sansone, Parolo, Benalouane e Valdes che, da fuori area, con un tiro di destro a girare, colpisce in pieno la traversa. In questo momento, i nerazzurri sono in balia degli avversari, che sfiorano nuovamente il vantaggio al 34′ con Marchionni. L’ultima emozione la regala Schelotto: servito da Kuzmanovic, l’ex Atalanta, conclude a rete ma Benalouane si oppone, immolandosi in scivolata. Il copione della ripresa è molto simile a quello iniziale: l’Inter crea ma i crociati si rendono molto più temibili. Alla fine, a passare sono i padroni di casa con Rocchi: l’ex punta della Lazio, libera in area, ricevuto il pallone da Jonathan, batte Mirante, preso in controtempo. Nonostante alcuni brividi, l’Inter torna sia a vincere sia a sperare nell’Europa League. Un Parma sfortunato, giocata la partita a visto aperto, non ha rimpianti ma non vede i tre punti dal 30 marzo, 3 a 0 sul Pescara.

Bologna 1 – 1 Sampdoria (24′ Gilardino – 59′ Sansone)

Al Dall’Ara termina 1 a 1 fra Bologna e Sampdoria. A partire bene sono gli ospiti che si fanno vedere subito dalle parti di Curci. La spinta ligure continua e l’unica occasione di alleggerimento degli emiliani è con Gilardino. Alla seconda occasione, i padroni di casa passano: cross di Taider per il colpo di testa vincente di Gilardino. La rete del pareggio arriva nei secondi 45′ di gioco e viene firmata da Sansone al 59′, dopo un buon inizio degli uomini di Pioli. Segnaliamo solo più un palla-gol per parte: per i blucerchiati, ancora con l’autore del pari; per i rossoblu, ci prova Diamanti su punizione ma la conclusione, leggermente deviata dalla barriera, accarezza il palo esterno. Si tratta di un risultato che accontenta entrambe le formazioni, che hanno ormai quasi raggiunto la salvezza.

Catania 1 – 1 Palermo (69′ Barrientos – 94′ Ilicic)

Finisce con un gol per parte anche il derby siciliano. Nei primi minuti di gioco, è il Catania a fare la partita: prima Gomez poi Lodi, su punizione, impensieriscono Sorrentino, chiamato ad una grande risposta soprattutto sulla seconda conclusione. I rosanero rispondono al 18′ con Ilicic, che, davanti ad Andajur, sciupa tutto. Al 20′, i padroni di casa affondano ancora una volta ma Almiron manda alto il pallone. Col passare dei minuti, i ragazzi di Sannino prendono le misure agli avversari e i ritmi calano. Il match si sblocca solo nella seconda frazione: Castro costringe Sorrentino al miracolo mentre, 5′ dopo, Barrientos, su cross di Gomez, colpisce male la sfera ma infila lo stesso l’estremo difensore rosanero. Il Palermo fatica a trovare il pertugio giusto, rischiando di subire il raddoppio da Bergessio, che, tuttavia, non arriva. Anzi, alla fine, a tempo quasi scaduto, Ilicic firma l’insperato pareggio che da inizio ad una rissa che porta all’espulsione del portiere etneo. Il Catania vede allontanarsi sempre di più il sogno Europa mentre per il Palermo lo spettro della serie B è ancora dietro l’angolo.

Fiorentina 4 – 3 Torino (8′ Cuadrado, 16′ Aquilani, 33′ Ljajic, 86′ Romulo – 45′ Barreto, 56′ Santana, 77′ Cerci)

È successo di tutto al Franchi tra Fiorentina e Torino, tanti gol ed emozioni, con il Toro capace di recuperare un passivo di tre reti, per poi vedersi rovinare il gran lavoro fatto fino a quel momento. L’avvio di gara è tutto granata con Cerci, ex della partita con Santana, che prova a far impazzire Viviano. La Viola aspetta e risponde all’8′: il colombiano prende palla poco fuori l’area di rigore granata, vince un contrasto e batte Gillet con un pallonetto sul quale il portiere non può fare nulla, se non deviarlo sul palo ma alla fine entra in rete. Pochi minuti dopo, all’8′, su corner, i viola incrementano il vantaggio con Aquilani, che stacca di testa e supera Gillet. Il Torino sembra rientrato negli spogliatoi e la squadra di Montella comanda, umiliando anzitempo gli avversari: su punizione, Ljajic trafigge per la terza volta in mezz’ora il portiere granata, autore di una pessima prestazione in questi primi 33′ di gioco. Il portiere belga ha modo di rifarsi nei minuti successivi quando salva su Borja Valero e Ljajic. Prima della fine del tempo, Barreto, servito da Santana, riduce lo svantaggio. Come a inizio gara, il Toro parte bene e concretizza subito: grande azione di Santana che, dalla sinistra, si accentra chiedendo lo scambio prima con Barreto poi con Meggiorini. Il brasiliano, però, sfiora di tacco per l’ex Novara che, a sua volta, scarica sull’ex Viola, la cui conclusione, seppur centrale, buca Viviano. I granata ci credono e, dopo due capovolgimenti di fronte tra il 74′ e il 75′, arriva la marcatura incredibile, sia per il gesto tecnico sia per la grande rimonta, di Cerci. Ma non è finita qui, perché le due forze fresche appena inserite da Montella, Romulo e El Hamdaoui, fruttano il 4 a 3 finale. Grande passo avanti della Viola che si porta a -1 punto dal Milan e continua a sognare la Champions. Il Toro, sconfitto nonostante una buona prestazione complessiva, è costretto a rimandare la festa salvezza e la prossima settimana c’è il derby della Mole.

Articolo di Alessandro Liturri.

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Foto Andrew, licenza CC BY-SA, modificata


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