La tornata delle prime gare 3 si apre con il fattore campo rispettato (fattore che solo Reggio è riuscita a sovvertire in gara 1) con la Trenkwalder che mette a nudo tutte le difficoltà di Roma, vincendo e portandosi avanti nella serie per 2-1; Cantù invece butta il cuore oltre l’ostacolo per vincere contro Sassari e riprendersi dopo le prime due partite difficili in terra sarda, accorciando così nella serie sul 2-1.
Trenkwalder Reggio Emilia-Acea Roma 89-69
Il PalaBigi di Reggio Emilia riabbraccia i playoff dopo 14 anni e l’accoglienza non poteva essere più calorosa: 3500 persone accolgono come una bolgia le due squadre e fanno sentire sempre il loro supporto ai ragazzi di Menetti. Nel primo quarto Reggio è già avanti di 6 (21-15) grazie a due bombe di Demian Filloy; nella seconda frazione si alzano i ritmi di gioco con Roma che prima grazie a Bailey e Datome (20 punti e 6 rimbalzi) pareggia a quota 25 poi però subisce il controparziale dei padroni di casa che allungano sul +8 con un gioco da tre di Bell e una bomba di Brunner (10 punti 2/2 da tre e 27 di valutazione), poi si innesca Cinciarini (16 punti e 4 assist) che con 4 punti in fila manda le squadre al riposo sul 44 a 34. Le squadre si equivalgono anche se Roma patisce parecchio le assenze di Lawal e Taylor, in particolare però del secondo in quanto i capitolini dominano la sfida a rimbalzo 36 a 19 ma perdono ben 25 palloni contro i 6 di Reggio che ne recupera addirittura 14. Nonostante questi numeri Roma rimane in partita fino all’ultimo quarto quando Antonutti piazza 8 punti per 17 finali con 6 recuperi mentre Taylor ne aggiunge 6 (20 alla fine) e Reggio dilaga fino al +27 sul 87 a 60: poi è garbage time.
A Roma nei momenti decisivi mancano i suoi leader Datome e Goss (11 punti e 6 assist) i quali non segnano nell’ultima frazione: è chiaro che se Calvani vuole riportare in equilibrio il fattore campo deve ritrovare fluidità nel gioco offensivo e recuperare quella fame e cattiveria mostrata dai suoi a inizio anno e che ora si legge alla grande negli occhi dei reggiani i quali fanno dello spirito di squadra la loro qualità migliore tant’è che Menetti a fine partita commenta dicendo che la loro forza sta nel giocare come una “cooperativa”.
Lenovo Cantù-Banco di Sardegna Sassari 73-71
Cantù compie il miracolo riuscendo a stendere Sassari senza Aradori e Cusin e ricacciando al mittente le critiche e le paure che avevano accumulato dopo due sconfitte in Sardegna. Sassari dal canto suo non riesce ad approfittare delle difficoltà degli avversari complice un serata difficile da tre (6/24) e sotto le plance dove perde il confronto 41 a 35. Primo quarto equilibrato chiuso sul +2 (18-16) dai padroni di casa che tenta la fuga nel secondo parziale arrivando fino al +10 grazie a 7 punti di un Mancinelli finalmente positivo, anche se ancora a sprazzi in quanto chiuderà con 10 punti e 2 assist; alla ripresa si scatena invece Drake Diener con 9 dei suoi 13 punti finali e guida Sassari a solo un possesso di svantaggio sul 58 a 56. Nella quarta frazione ritorna il grande equilibrio di inizio partita e al Pianella cresce la tensione dei tifosi canturini: per Sassari si sveglia Travis Diener che piazza 8 punti ma non riesce ad incidere nell’ultimo minuto: a due minuti dalla fine Cantù riesce ad andare sul più 5 (72 a 67) grazie ad una giocata da tre punti di Brooks che segna i suoi 5 punti tutti nel quarto quarto, e ad una schiacciata di Tyus (8 punti e 14 rimbalzi) ma Sassari rientra a meno 1 con una tripla di Thornton (12 punti e 7 rimbalzi) e un libero di Travis Diener (19 finali) ma non completa l’aggancio definitivo in quanto lo stesso Diener sbaglia la tripla della vittoria dopo che Tabu aveva fatto 1/2 dalla lunetta.
Per Cantù ottime performance di Leunen con 17 punti e Ragland con 11, mentre ai sardi non bastano i tre piccoli americani anche perchè c’è poco apporto dai lunghi: Vanuzzo, Easley e Gordon chiudono con 9 punti assieme.
Programma gara 3
Montepaschi Siena – EA7 Emporio Armani Milano ore 20.30 diretta RaiSport1
Umana Reyer Venezia – Cimberio Varese ore 20.30