Così come era stato ieri sera per la sfida tra Sassari e Cantù anche tra Milano e Siena la prima vittoria in trasferta della serie arriva nella gara decisiva e premia i campioni d’Italia che con la mentalità che li contraddistingue da ormai molte stagioni, sbancano il Forum e fanno piangere le scarpette rosse, qualificandosi per la semifinale playoff di Serie A.
Non basta un Forum finalmente gremito che sogna la prima gioia di quest’anno, eliminare gli acerrimi nemici, a spingere i ragazzi di Scariolo, che entrano sul parquet senza la testa e la decisione giusta e improvvisamente rispolverano quei difetti che li avevano contraddistinti nella prima parte della stagione. L’avvio di Siena fa capire subito l’indirizzo della partita: due bombe in fila di Kangur ed Hackett ed è già 6-0, poi Siena vola sul 13 a 4 guidata da Moss, 14 alla fine e 5 rimbalzi; la risposta milanese arriva dalla panchina con Bremer che riporta i suoi sotto di cinque sul 17 a 22. Nella seconda frazione Siena tocca anche la doppia cifra di vantaggio sul 40 a 30 con i canestri di Carraretto e Hackett poi finalmente l’Olimpia trova una reazione e grazie a Gentile, partita sotto tono la sua, e Langford (18 alla fine per lui) torna ad un solo possesso di distanza, 42-44, in vista della seconda metà gara.
Il terzo quarto non mostra però segnali di effettiva ripresa da parte di Milano: la MensSana riparte come aveva aperto l’incontro, stordendo l’avversario grazie a Bobby Brown, autore di 17 punti, e a Viktor Sanikidze che forse per la prima volta da quando è a Siena mostra le sue capacità e firma 17 punti con 6 rimbalzi. L’EA7 si perde in un bicchier d’acqua: la difesa non riesce minimamente a contenere le penetrazioni dei piccoli senesi, non riesce ad incidere in attacco, dove come successo già molte volte Bourousis si spegne dopo i primi due quarti e Mensah-Bonsu è volenteroso ma dimostra di non essersi ancora calato a pieno nei meccanisimi di gioco; infine le bocche da fuoco meneghine sono in serata no e non impensieriscono la difesa avversaria, chiudendo senza lasciar traccia o quasi. Siena è più squadra e sciorina la sua compattezza difensiva con dei perfetti aiuti e recuperi e in attacco ritrova la circolazione di palla fluida e la vena realizzativa dei suoi leader.
Miscelate questi elementi e otterrete il 57 a 68 con cui si apre l’ultimo periodo; che, tra l’altro, viene subito allargato da uno straripante Hackett, dilemma irrisolvibile per i padroni di casa, che sigla 25 punti con 9 falli subiti e 6 assist per 28 di valutazione. La Montepaschi tocca così il più 15 sul 64 a 79 e non si volterà più indietro nonostante i tentativi di Bremer, l’ultimo ad alzare bandiera bianca, che mette a referto 17 punti.
Siena stacca così il pass per affrontare la numero uno del tabellone, una Varese che aspettava già da un po’ la sua sfidante: ma nulla è deciso. Questi quarti di finale ci hanno mostrato come bisogna aspettare il responso del campo e nulla sia già scritto: tutto può succedere.