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Dopo appena due giorni, stasera è tornata a giocarsi la Serie A, con la 10a giornata che ha riservato gol, emozioni, polemiche e risultati inaspettati. Ora andiamo ad analizzare tre delle otto partite di questo mercoledì di calcio: Cagliari – Bologna, Genoa – Parma e Livorno – Torino.
Cagliari 0 – 3 Bologna (26′ Garics, 58′ Kone, 61′ Pazienza)
Non c’è molto da dire sul primo tempo del Sant’Elia: poche emozioni, le squadre sono ben messe in campo e evitano di scoprirsi per non subire gol e non dover inseguire l’avversario. Quindi, le squadre giocano per non rischiare e lo spettacolo in campo ne risente ma il gol comunque arriva al 26′, ed è rossoblu, con Garics. Molto più gradevole il secondo tempo, viziato dall’espulsione dopo 5′ di Murru per il Cagliari. Il Bologna, infatti, ora è più sicuro e ha vita facile contro una squadra in inferiorità numerica e costretta a scoprirsi se vuole giocarsi le sue carte sino in fondo. Ma pochi minuti dopo quest’episodio episodio, Kone fa 2 a 0 e Pazienza dà la mazzata finale ai sardi, firmando il 3 a 0. In tre minuti, i rossoblu chiudono la partita per poi abbassare i ritmi fino a fino al fischio finale. Altri 3 preziosi punti per il Bologna che si sta pian piano allontanando dalla zona calda mentre per il Cagliari è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella rimediata domenica con la Lazio.
Genoa 1 – 0 Parma (57’ Gilardino)
Al Luigi Ferraris, il Genoa ha la meglio sul Parma ma la squadra di Donadoni ha di che recriminare. Partenza disastrosa degli ospiti che rischiano di dover rincorrere dopo appena 1′ di gioco: Cassano sbaglia l’appoggio a centrocampo, Fetfatzidis ne approfitta ma Benalouane lo stende in area. Calcio di rigore, Gilardino si presenta dal dischetto ma fallisce, graziando il Parma. I grifoni non si perdono d’animo e continuano a pressare il Parma, schiacciandolo nella sua metà campo. Così, i ducati escono fuori alla distanza e si fanno vedere per la prima volta al 18′, con un diagonale di Palladino, al termine di una triangolazione con Rosi. L’incontro è sostanzialmente equilibrato, anche se le occasioni più nitide le ha il Parma, con Parolo, servito meravigliosamente in profondità da Cassano e con lo stesso Fantantonio, al quale viene annullato un gol per fuori gioco.
In quanto a occasioni create in questi primi 45′ di gioco, meglio il Parma del Genoa. Nella ripresa, persiste l’iniziale equilibrio con botta e risposta ma la partita finalmente si sblocca al 57′, grazie a Gilardino, che si fa perdonare per l’errore commesso in avvio di gara e con un gran colpo di testa su assist di Biondini porta avanti i suoi. Il Parma non ci sta e risponde immediatamente: un minuto dopo, Rosi segna ma la sua realizzazione viene ingiustamente annullata. Solo emiliani in campo, i grifoni si chiudono, rendendo molto ardua agli ospiti la via alla porta, e, pur soffrendo fino alla fine, portano a casa un’importante vittoria ai fini della classifica; ducati che, invece, escono sconfitti ma con la coscienza a posto.
Livorno 3 – 3 Torino (25’ Paulinho, 33’ Greco, 63’ Emerson – 4′ Immobile, 8′ Glik, 87’ Cerci)
All’Armando Picchi, invece, partenza folgorante dei granata che, in poco meno di 10′, si portano in vantaggio con Immobile e raddoppiano con Glik, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Cerci. Avvio shock degli amaranto che reagiscono e al 25′ accorciano le distanze con Paulinho, assistito da Schiattarella. I toscani riaprono la partita e i ruoli s’invertono perché il Toro accusa il colpo ed è vittima di un black out che riporta il risultato in parità: al 33′, Greco approfitta e sfrutta al meglio il “velo” fatto da Paulinho, che mette così fuori causa la difesa granata per il 2-2. Immediata la risposta degli uomini di Ventura, ancora con Glik e ancora di testa, ma questa volta la risposta di Bardi è strepitosa; stessa sorte per la conclusione di Cerci, resa inoffensiva dal giovane portiere. Bella partita, ritmi elevati e 2 a 2 all’intervallo. Al rientro delle squadre in campo, sembra di assistere a una partita totalmente diversa: ritmi bassi, quasi soporiferi, e difese molto attente a non commettere ulteriori sbavature. Ma il Livorno si comporta come un cobra, aspettando e colpendo di sorpresa. Questo succede al 63′ quando Emerson avanza, esegue un doppio passo e lascia partire una bordata imprendibile dai 35 metri che si insacca alle spalle di Padelli: 3 a 2 e rimonta completata. I granata ora attaccano alla disperata ricerca del pareggio e la sfortuna sembra vederci benissimo con loro, in quanto D’Ambrosio colpisce il palo, dopo uno scambio con Immobile. Il forcing finale del Toro porta i suoi frutti al 87′ quando la squadra di Ventura ottiene il penalty per un fallo di mani di Rinaudo sulla conclusione di Immobile. Cerci trasforma il rigore, battendo Bardi, autore in ogni caso di una super prestazione, gol subiti a parte. Non ci sono più emozioni, ma probabilmente l’incontro ne ha riservate tante quante il pubblico di casa si aspettava, anche se il risultato finale non sarà quello sperato. Con questo pareggio ricercato soprattutto nel finale, il Toro si porta a quota 11, il Livorno è a due lunghezze in meno.
Si conclude con Livorno – Torino la prima parte sulla 10a giornata di Serie A.