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Serie A: Siena cade ancora, il big match con Roma va a Varese

Creato il 02 aprile 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo gli anticipi di sabato caratterizzati principalmente dalla vittoria di Milano e la sconfitta di Sassari, nel giorno di pasquetta la Serie A gioca le ultime cinque partite che completano la 10° giornata di ritorno, e dentro l’uovo Pasquale ci sono molte sorprese.

Umana Venezia 80-74 Vanoli Cremona
Al Taliercio Venezia scende in campo contro una delle squadre più in forma del momento, capace di battere in sequenza Milano e Sassari, e che guarda con un filo di speranza quell’ottavo posto occupato proprio dai lagunari. L’inizio non è proprio dei più confortanti per il pubblico oro-granata: Cremona piazza un 22 a 6 di parziale in apertura che stordisce gli uomini di Mazzon, i quali fanno due soli canestri dal campo e perdono ben 6 palloni. Poi però la partita cambia volto, perchè da quel momento in poi Venezia comincia la sua rimonta che la porta a chiudere il secondo periodo sotto di 7 ( 35-42). Nella ripresa Venezia completa il sorpasso, nonostante gli 0 punti di Szewczyk, anche perchè mette a posto la mira e chiude con il 56% da due; a Cremona invece cala la percentuale dal campo e si fa sentire l’assenza di Lance Harris, nonostante ancora una volta un’ottimo Vitali dalla panchina con 11 punti e 5 assist. Ma proprio dalla panchina e dalla battaglia a rimbalzo viene deciso il match: Venezia ha 36 punti dalle riserve (Hubalek 15, e Rosselli 13) contro i 26 di Cremona (oltre a Vitali solo Chase,11, e Kotti,1), la quale perde anche la lotta sotto le plance 40 a 31. La Reyer, guidata dai 19 punti di Clark, può così festeggiare un’importante vittoria che la tiene salda all’ottavo posto.

Lenovo Cantù 65-66 Juve Caserta
Sinceramente il risultato che non ti aspetti: dopo una brutta prestazione contro Pesaro in casa, Caserta va a vincere sul fil di lana contro una Cantù che doveva dimostrare continuità dopo gli alti e bassi di tutta la stagione (e dell’ultimo match a Siena). Partita equilibrata fin dai primi minuti e gli eventuali strappi (leggi +10 Cantù) vengono subito ricuciti: il finale è di quelli palpitanti, e il protagonista quello che non ti aspetti. All’ultimo minuto Caserta è sopra di due (61-63) con Cusin che in lunetta fa 1/2, sul ribaltamento di fronte Michelori segna imbeccato da Gentile, ma dall’altra parte ci pensa Leunen (5 punti ma 10 rimbalzi) con una tripla a ristabilire la parità a quota 65. Sull’ultimo possesso Michelori sbaglia ma Caserta riesce a recuperare rimbalzo in attacco e Mazzarino commette fallo sul giovane Marzaioli (classe ’91) che fallisce il primo libero ma non il secondo, regalando la vittoria ai suoi. Per Cantù un brutto stop arrivato giocando maluccio con il solo Aradori in doppia cifra (19) contro i tre di Caserta (Jelovac 17) il cui coraggio (e cuore) sono veramente infiniti.

Cimberio Varese 81-58 Acea Roma
Quello che doveva essere lo scontro al vertice tra prima e terza della classe si è rivelato in un monologo dei biancorossi, che hanno dominato il match sin dalle battute iniziali. Una Roma troppo remissiva per essere quella vera, che forse paga qualche aspettativa di troppo e fallisce l’esame più tosto (seppur ne aveva passati di altri); l’Acea è in partita fino al terzo quarto, quando prende un parziale di 21 a 10 che la scaraventa a -16 sul 54 a 38. Da quel momento partita virtualmente chiusa anche perchè Varese dimostra un roster lunghissimo e una squadra capace di segnare con ogni suo elemento schierato (fatta eccezione per il giovane Balanzoni), mentre Roma fatica a trovare il canestro se non con Datome e Taylor, rispettivamente 19 e 13 punti, tira male da tre (4/27) e perde ben 25 palloni. La Cimberio ha 39 punti dalla panchina contro i soli 5 dell’Acea, ed un attacco equilibratissimo con soli due giocatori in doppia cifra (Ere e Rush) ma ben 8 sopra i sei punti. Menzione a parte per i 18 rimbalzi di Gani Lawal.

Angelico Biella 73-86 Sutor Montegranaro
Lo scontro salvezza del Lauretana Forum conferma, una volta di più, che Biella è veramente appesa ad un miracolo sportivo per centrare la salvezza mentre Montegranaro con la terza vittoria in fila e la quarta nelle ultime cinque uscite, aggancia la permanenza nella massima serie. Partita piacevole che viene spaccata dagli uomini di Charlie Recalcati con due parzialoni nei quarti centrali (11-23 e 22-31) che la proiettano all’ultimo periodo con 16 lunghezze di vantaggio sul 54 a 70; i marchigiani perdono per infortunio anche Amoroso durante il match ma mostrano una solidità contro le avversità che li porta a non scomporsi e continuare a giocare come stanno facendo ormai da qualche settimana. Per i piemontesi una prova altalenante dove hanno dimostrato tanta voglia ma poca compattezza di squadra ed un gioco slegato oltre che una difesa molto ballerina: 4 uomini del quintetto in doppia cifra guidati dai 19 di Johnson ma poi il vuoto, con soli 5 punti dalla panchina contro i 31 di Montegranaro che mette in mostra ancora una volta il classe’90 Campani, autore di 13 punti senza errori al tiro e con 6 rimbalzi, mentre il top scorer è Di Bella con 17 punti e 5 assist.

Sidigas Avellino 75-70 Montepaschi Siena
Lo scontro al verde, per i colori sociali delle due squadre, premia quello campano e condanna quello toscano all’ennesimo scivolone, mostrando ancora una volta un calo fisico e mentale nella seconda parte dell’incontro. Siena, infatti, parte forte e chiude il primo quarto sul 26 a 20 ma da quel momento in poi perde fluidità sui due lati del campo e i ragazzi di Pancotto chiudono a +1 la prima metà di gioco (42-41); Banchi deve ancora una volta fare a meno di Hackett, e un Ress a mezzo servizio non può bastare. Avellino sfodera un’altra prestazione molto convincente, recuperando in regia Jaka Lakovic, che chiuderà con 19 punti, e sotto le plance Ivanov, autore di un’altra doppia doppia da 15 punti, 10 rimbalzi e 9 falli subiti, in uscita dalla panchina. Proprio questa è una delle chiavi del match in quanto Avellino ha 38 punti dalle seconde linee contro i soli 11 di Siena, la quale ha 20 punti da Brown e 16 con 8 rimbalzi da Kangur. I toscani rimangono così nel terzetto di squadre a quota 30, mentre Avellino raggiunge un’insperata salvezza matematica.

Classifica

Cimberio Varese 40
Banco di Sardegna Sassari 36
Acea Roma 34
EA7 Emporio Armani Milano 30
Montepaschi Siena 30
Lenovo Cantù 30
Trenkwalder Reggio Emilia 28
Umana Venezia 26
Juve Caserta 22
Vanoli Cremona 20
Sutor montegranaro 20
Sidigas Avellino 20
Enel Brindisi 20
Oknoplast Bologna 18
Scavolini Banca Marche PU 16
Angelico Biella 10


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