Ieri sera si è giocata gara 2 delle semifinali Scudetto del campionato italiano e, come successo spesso negli ultimi anni, a trionfare letteralmente è stata la Montepaschi Siena, capace di schiantare (così come in gara 1) la Benetton Treviso addirittura di 31 punti. Uno scarto forse fin troppo ampio ma che dimostra come la squadra di Pianigiani davanti al suo pubblico non scherza e faccia quello che vuole contro qualsiasi avversario.
I trevigiani restano a contatto solamente nei primi 5 minuti del primo quarto, da li in poi è una Caporetto vera e propria, con l’attacco senese che bombarda da fuori area (12/20 a fine partita) distruggendo la difesa a zona messa in piedi da coach Repesa e nella propria metà campo rompe continuativamente i giochi di Treviso, costringendo a tantissime palle perse o a tiri forzati allo scadere dei 24 secondi. Nel terzo quarto la situazione non cambia con la Montepaschi che vince il parziale addirittura 30-18 sbagliando appena 2 tiri dal campo!
Alla fine sono ben sei i giocatori toscani in doppia cifra (Kaukenas, Hairston, Mc Calebb, Lavrinovic, Stonerook e Moss) e anche il minutaggio dato da coach Pianigiani è molto equilibrato, che significa dar la possibilità a tutti di entrare in partita e di ricaricarsi per gara 3; per la Benetton invece ancora assente ingiustificato Motiejunas che chiude con 7 punti e appena 4 tiri dal campo, venendo letteralmente mangiato dalla difesa Mens Sana, mentre sempre più convincente in attacco Gentile, che chiude ancora in doppia cifra.
Treviso ora dovrà resettare tutto quello successo finora e giocare gara 3, che andrà in scena domani alle 20:15 al PalaVerde, con la mente libera visto che si tratta dell’ultima chance per continuare a sperare.
Montepaschi Siena-Benetton Treviso 94-63 (Kaukenas 17, Hairston 12; Nicevic 14, Gentile 13)
I protagonisti:
Jasmin Repesa:
“E’ stata una partita simile a quella dell’altroieri, abbiamo tenuto botta solo nei primi 5 minuti, quando siamo stati disciplinati, dando la palla sotto ai lunghi e limitando la loro transizione. Poi appena sono calate le energie non siamo più riusciti a seguire il piano-gara e loro hanno dilagato. 28 palle perse qui non concedono scampo e si è visto chiaramente la differenza di energie. Non posso rimporoverare nulla, i ragazzi ci hanno provato veramente, ma al di là delle rotazioni ridotte e della minor energia, abbiamo palesato problemi di inesperienza e di tecnica contro una difesa come quella di Siena, come dimostrano i tanti passaggi sbagliati o intercettati e le conseguenti palle perse.”