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Servizio pubblico - Leader a chi?

Creato il 13 marzo 2015 da Funicelli
Berlusconi è finito, lasciate stare i titoli dei suoi giornali e le feste a palazzo Grazioli. Questa la tesi degli ospiti in studio della puntata di Servizio pubblico, molti dei quali provenienti dall'area del centrodestra. Il ceto moderato, o quello che rimane, è ora nell'orbita di Renzi. Altri sono gli elettori di Salvini, molto distanti da quelli che nel passato han votato per l'uomo della rivoluzione liberale. A chiedersi cosa succederà nella destra ora e che futuro ha questo paese guidato oggi dal Pd di Renzi, c'erano l'ex presidente Fini, i giornalisti Gianluigi Paragone e Mirta Merlino, il professor Cacciari, e il senatore Minzolini. Nella copertina, Santoro che non ha chiesto scusa né a Berlusconi, né a Ostuni né agli altri protagonisti della vicenda Ruby. Perché Berlusconi ha mentito al paese come Ruby.
E l'assoluzione nel processo, non riapre nessuna partita. Lo dice anche Ferrara, che rimane sempre quel Ferrara, che aggiunge pure che oramai B. è entrato nei libri di storia. La sentenza non apre alcuno spiraglio: il cavaliere non ha la forza per vincere ma gli rimane la forza finanziaria e mediatica per impedire che altri vincano nel campo della destra, ha spiegato Travaglio. Perché B. è il padrone del marchio della Lega, nel campo della destra può mettere in difficoltà altri leader: a destra scopriranno cosa significa il confitto di interesse. A proposito di elettorato di moderati, la formula che si usa quando si parla di centrodestra: il moderato che ha insultato Bertazzoni è un giornalista, Gianlorenzo, chiaramente un infiltrato nei liberali democratici che stavano festeggiando il cavailiere. Verdini – vs Berlusconi: il racconto di De Angelis sui possibili scenari futuri in FI. B. sogna la spallata mentre Verdini non vuole rompere il nazareno. Dove vuole arrivare Verdini? Gruppi autonomi al Senato, per aiutare Renzi ad arrivare fino al 2018: Verdini ha puntato su Renzi, si sentono una volta al giorno. Se arrivano le truppe di Verdini, chi se ne frega di Bersani .. A firmare per Verdini han firmato Cesaro, Matteoli. E poi c'è la partita per le regionali (che si terranno nel fine settimana del ponte del 1 giugno): Berlusconi è forte nelle campagne elettorali. Che colpi ha in mente? In Campania De Luca è un problema, in Veneto la Moretti è debole. Certo, se Renzi prende il Veneto ha fatto bingo. Ma se B. torna in campo, qualche effetto lo porta: e se B. votasse con Bersani sulla legge elettorale, per portare la sua vendetta a Renzi e Verdini... Cosa succede nella Lega: il sindaco Tosi, in collegamento, ha spiegato le ragioni della rottura con la Lega di Salvini. La rottura è avvenuta con la mancata autonomia per le liste, quando Milano ha detto che le liste per le regionali si facevano lì”. Tosi ha criticato la linea autoritaria di Salvini, che ha cercato di umiliare il sindaco di Verona. Lo spostamento della Lega a destra, Lega che non parla più di federalismo, che sta creando un contenitore a destra che aiuterà Renzi a vincere. Che così vincerà a mani basse nei prossimi dieci anni. Forse e vero. Ma non riesco a provare empatia politica per questo politico, di cui ha già detto tutto il servizio di Report. Che farà ora Tosi: andrà con Passera (e farà il mona, come dice Bossi), rischiando di fare la fine di Fini? Minzolini: Berlusconi deve avere il coraggio di cambiare l'Italicum, per rompere gli schemi. Evitare che il combinato disposto tra senato e legge elettorale porti a quella “democratura” evocata dai giornali domenica scorsa. C'è uno spazio tra la lega populista e il centro renziano. A meno che B, ha risposto Fini, voglia rimettere assieme Lega e Alfano, in un mosaico che è già esploso e non si metterà più assieme. La genesi di una destra europea è un auspicio anche del filosofo Cacciari, una destra diversa e in opposizione a quella lepenista. Ma ci vorranno anni. Ora, ha concluso, Cacciari, o si mette con Verdini e sta silente fino al 2018, o si mette con Salvini. Paragone conosce la Lega: Salvini non potrà portare avanti la battaglia contro l'euro, specie se ci sarà la ripresa (che deriva da altri fattori esterni al governo). Inoltre nello spazio elettorale a destra può pescare anche il M5S, rimane poco al segretario del Carroccio. Ma se l'unico leader della destra, capace di opporsi a Renzi, rimane Salvini, questo è un problema non solo per la destra ma anche per tutto il paese. Questa la tesi di Santoro: le parole di Salvini non possono piacere all'Europa, non solo all'Europa di sinistra. Il delitto imperfetto: Travaglio su Salvini La gente è così abituata a vederlo in televisione che quando arriva il meteo e la gente non lo vede, pensa che sia successo qualcosa. 18 ore di parola in video: padroni a casa nostra, Renzi a casa, se entri a casa mia ti sparo. 42 anni, 22 anni a carico nostro, mai lavorato eccetto qualche mese al Burghy. Dal 1993 è passato da una poltrona all'altra, nella Lega. A Bruxelles è arrivato nel 2004: si è portato dietro il fratello di Bossi, per 12mila euro. La ex moglie l'ha sistemata al comune, con contratti a chiamata. Dopo il divorio, la compagna nuova l'ha piazzata in regione. La nuova fidanzata lavora alla Rai. Nomine pilotate nelle Asl in Lombardia, scandali nelle Marche. La rivoluzione delle scope non è finita.
Salvini attacca l'Euro e l'Europa, ma i soldi da Bruxelles se li prende in euro.  

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