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Servono ancora le agenzie letterarie?

Da Marcofre

Ho avuto esperienza di agenzie letterarie anni fa, quando il Web muoveva i primi passi, e non c’era l’abbondanza di risorse di adesso.

Per capire qualcosa, soprattutto per avere un giudizio sulla propria scrittura che non fosse consolatorio (gli amici, i conoscenti), non si poteva che rivolgersi a esse.
La scelta cadde su <a href=”http://www.grandieassociati.it/”>Grandi e Associati</a>: non so perché.

Ci frequentammo per qualche anno, finché decisi di lasciar perdere scrittura e lettura. Per anni non ho scritto più nulla, ho evitato anche di leggere. Ma questo non c’entra con quello che volevo dire.
Il titolo del post è: servono le agenzie letterarie?

Si tratta di servizi a pagamento, forniti da professionisti, in un tempo ragionevole. Alla fine, hai la tua bella scheda di lettura, in cui il tuo testo è in un certo senso, sviscerato.

Rileggendo i loro giudizi (ho conservato tutto), non posso che confermare la qualità del loro lavoro.

Attenzione: le agenzie letterarie serie non promettono un bel niente, e se qualcuno agisce diversamente, c’è qualcosa che non va. Lo scrivo perché il Web rigurgita di persone e servizi che a pagamento, promettono di tutto e di più. Dico solo: cautela. Molta cautela, meglio ancora diffidenza.

Ricordo che l’ultima scheda mi spronava a proseguire; infatti scelsi di mollare tutto. Il lavoro non mi permetteva di agire diversamente; o forse avevo fretta di arrivare da qualche parte?

I tempi sono cambiati, e adesso non mancano forum, o servizi alternativi, in grado di fornire assistenza o giudizi. Gratis, oppure a prezzi modici. Quindi le agenzie letterarie sono superate?

Difficile rispondere in maniera esauriente. Bisognerebbe conoscere in maniera più approfondita la situazione dell’editoria, che adesso assiste all’arrivo (prepotente) dell’ebook.

Ma credo che il loro ruolo resti essenziale, non solo per il parere che possono dare. Bensì per le opportunità che offrono: solo a chi ha talento, ovvio.

Qualcuno che si è rivolto a esse, è riuscito a firmare un contratto con una casa editrice? Può darsi, ma lo ignoro. Di certo per ottenere un tale risultato occorre avere:

  1. talento in qualità industriali;
  2. una storia superlativa.

Un’agenzia letteraria non rischia di perdere la faccia per spingere un incapace.


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