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Sesso e documenti nei continenti

Creato il 20 settembre 2011 da Chit @chit67

Sesso e documenti nei continentiNon sempre l’anzianità è sinonimo di saggezza, lungimiranza e quant’altro di positivo l’esperienza dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) portare.

Capita così che il vecchio continente europeo si ritrovi, soprattutto in tema di diritti civili, ad inseguire scelte e decisioni di altri continenti.

Per carità, non che mi lamenti! Credo nell’effetto emulazione o domino delle leggi e quindi è con molto piacere che ho accolto la notizia che, dopo l’Australia, anche la Gran Bretagna ha allo studio una legge che se non tutela perlomeno fuoriesce dallo stereotipo uomo/donna e permette alle persone transessuali di identificarsi con una “x” accanto alle ordinarie definizioni di maschile e femminile.

E qui si aprono due scenari: quello che vede questa notizia in un’ottica ottimista (finalmente vedono riconosciuto il loro status) e chi inorridisce al solo pensiero reputando questa un’ulteriore discriminazione.

Personalmente sono dell’opinione che ognuno dovrebbe potersi chiamare, vestire e vivere come più e meglio crede, chiaramente nei limiti del rispetto altrui, ma credo che obbiettivamente questo sia un piccolo, piccolissimo segnale che va in una direzione giusta. E chi segue le tematiche legate all’identità di genere sa che i segnali ed i passi sono sempre molto misurati e piccoli quindi si finisce gioco forza per “gioire” o trarre positività da tutto quello che autorizza a farlo.

Speriamo riprenda presto anche noi il dibattito sul tema, in modo da spezzare una volta per tutte l’odioso ed ignorante preconcetto transessuale=sesso dal quale l’opinione pubblica ed i media non riescono a staccarsi, vuoi per i fatti cronaca che hanno davanti vuoi… perchè tira e vende più il gossip che la vera informazione.

E il risultato finale è che se è vero che a Londra è allo studio il passaporto “senza sesso”, in Italia purtroppo sensa sesso spesso non si ottiene il passaporto.

Meditiamo gente, meditiamo…


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