La data esatta non è ancora nota, ma è certo che a settembre arriverà finalmente in Italia il terzo (di quattro) volumi della serie Benni Imura firmati da Jonathan Maberry, vincitore del Bram Stocker Award nella categoria Young Adult proprio con questo romanzo (lo aveva già vinto anche con Dust & Decay, il secondo). Scopriamo quindi insieme, cosa succederà a Benni e i suoi amici in questa nuova avventura.
Prima di addentrarci nei meandri della storia, essendo al terzo libro, è bene fare un breve riepilogo per capire a che punto siamo. Per chi, invece, non sta al momento seguendo questa serie, oltre ad invitarlo a cominciare (un giorno mi ringrazierà…), consiglio di leggere prima le recensioni ai due libri precedenti: Rot & Ruin e Dust & Decay.
D’ora in poi, chi non ha letto i due precedenti, potrebbe trovare degli spoiler.
Innanzitutto, ci troviamo davanti uno scenario di tipo post-apocalittico, 15 anni dopo il Primo Giorno. E’ questo il nome che è stato dato al momento in cui le persone morte hanno iniziato a tornare in vita sotto forma di Zombie affamati di carne umana. Il mondo in cui vediamo muovere i personaggi è un luogo in cui la natura si è ripresa il proprio spazio, le città sono state abbandonate, la tecnologia non esiste più e l’umanità ha il compito primario di sopravvivere.
Come lo fa?
Chiudendosi in città fortificate, organizzando eserciti improvvisati per la difesa, coltivando e producendo direttamente quello di cui ha bisogno. Gli scambi sono sporadici: sono pochi, infatti, coloro che hanno il coraggio di viaggiare al di fuori del piccolo mondo racchiuso dentro le cittadine. Una di queste è Moutainside, ed è qui che vivono Benni Imura, il fratello maggiore e gli altri protagonisti del romanzo.
Cosa c’è al di fuori di Mountainside?
Oltre i confini della città c’è un luogo selvaggio e sconosciuto che va sotto il nome di Ruin (rovine). In questa terra di nessuno gli Zombie, sfortunatamente, sono solo uno dei tanti incontri spiacevoli che si possono fare. Certo, sono molto lenti ma inesorabili e numerosissimi. Se sentono odore di sangue e ti individuano, non hai scampo. Ma all’esterno ci sono anche uomini senza scrupoli, senza patria, senza principi. Alcuni di loro si sono inventati un gioco tanto remunerativo quanto cruento: rapire bambini da far combattere contro gli zombie in un’arena, dietro pagamento di cospicue scommesse. A Ruin non tutto, però, è da buttare. Si possono incontrare anche personaggi come Tom Imura, il fratello di Ben, che su incarico di un famigliare, va a cercare i congiunti trapassati per donargli la “vera” morte attraverso una procedura pericolosa chiamata chiusura.In Rot & Ruin conosciamo Benni, un ragazzino che si appresta a cominciare il lavoro all’interno della città, ma ha da sempre la voglia di andare a combattere e uccidere gli zombie proprio come pensa che faccia il fratello che, però, non gli ha mai rivelato il suo vero lavoro. Quando viene il momento, però, Tom si rivela per far capire al fratellino che dietro ogni zombie, per quanto pericoloso, si nasconde una persona che una volta aveva una vita e una famiglia, che nonostante tutto merita rispetto. Benni segue Tom in missione andando per la prima volta a Ruin, scoprendo i macabri giochi di potere che alcuni fanno in quella che viene chiamata Gameland. Pensando di aver risolto questo problema, tornano a Mountainside ma mentre stanno varcando i portoni intravedono per un attimo un Jet in volo che scompare oltre le montagne.
Subito pensano ad una visione, ma tutto il gruppo lo ha visto e questo può significare una sola cosa: l’umanità non si è estinta, anzi, sta probabilmente risorgendo come una fenice. E’ quindi diventato prioritario per Benni scoprire dove è atterrato questo Jet. Per farlo, però, dovrà stare a Ruin per molto tempo, affrontare pericoli che nemmeno immagina e per tale compito dovrà prepararsi restando a Mountainside.Il secondo libro inizia 7 mesi dopo ed è incentrato sul viaggio a Ruin. Tale viaggio però prende da subito una piega diversa, Benni, Tom e i loro amici si imbattono in un gruppo di individui ancora più sanguinari di quelli già affrontati e si rendono conto che Gameland non è stata soppressa del tutto ma esiste ancora. C’è quindi un problema: prima di proseguire il viaggio bisogna porre la parola fine definitiva a questa ignominia.
Al termine di Dust & Decay giustizia è fatta ma ad un prezzo altissimo: molte persone hanno perso la vita, il più importante dei quali non solo è uno dei personaggi principali ma è la guida migliore che ci fosse. Tom.
Flesh & Bone vede i sopravvissuti, capitanati da un Benni Imura che è dovuto improvvisamente crescere, fare un viaggio attraverso quel deserto feroce che un tempo era l’America, alla ricerca del jet visto nei cieli mesi prima. La loro unica speranza di avere un futuro e di vivere una vita degna è trovarlo. Ma Ruin è molto più pericolosa di quanto loro possano immaginare: verranno cacciati da animali feroci fuggiti da zoo e circhi, dovranno razziare le città infestate dagli zombi per il cibo e le forniture mediche. Scopriranno sulla loro pelle il vecchio detto “a Ruin tutto ti vuole uccidere”.
Come se questo già non fosse abbastanza, i ragazzi si accorgono che sta succedendo qualcosa di strano agli zombie. Sciami di loro provenienti da Est stanno divorando ogni cosa sul loro percorso. Questi Zom (spesso nel libro viene utilizzata questa abbreviazione) sono diversi: più veloci, più intelligenti, infinitamente più pericolosi. La piaga degli zombie è mutata oppure c’è qualcosa di molto più sinistro dietro a questa invasione di morti viventi?
In Flesh & Bone, Benny Imura, Nix Riley, Lou Chong e Lilah la Lost Girl dovranno affrontare più pericoli di quelli che abbiano mai affrontato e per sopravvivere dovranno diventare quei guerrieri che Tom li ha addestrati ad essere.
A giudicare dall’età del protagonista (nel primo volume ha 15 anni) si potrebbe pensare di trovarsi davanti ad uno Young Adult ma, avendo già letto i primi due volumi posso garantirvi che è un libro per adulti: le scene descritte sono crude e violente, la realtà aspra e seria, succedono cose molto brutte e spaventose decisamente non rivolte ad un pubblico di giovanissimi. Il punto di vista da cui si affronta la vicenda è quella del ragazzino ma ciò non fa altro che rendere ancora più agghiacciante la storia raccontata, i crimini descritti, la violenza dell’uomo prima ancora di quella degli zombie (a loro volta vittime di qualcosa di sconosciuto).
La scrittura di Maberry è scorrevole e coinvolgente, i personaggi creati sono ottimamente caratterizzati e realistici. A partire da Benni, il classico ragazzino sensibile ma che vuol dimostrare di essere un adulto, fino alla Lost Girl, cresciuta a Ruin e lì diventata temibile guerriera, un mito la cui leggenda viene narrata in lungo e in largo.
Una serie a sfondo horror sugli zombi ben scritta e ben caratterizzata, che mi sento di consigliare anche a chi non ama particolare questo tipo di “mostri” ma che ama le storie mozzafiato, adrenaliniche, pieni di personaggi interessanti e un worldbuilding di tipo apocalittico.
LA TRAMA
Ancora non è disponibile la trama ufficiale, vi propongo quindi quella tradotta da me.
Cercando di riprendersi dalla devastazione di Dust & Decay, Benny Imura e i suoi amici si immergono in profondità nelle enormi lande infestate di Ruin. Benny, Nix, Lilah, e Chong viaggiano attraverso un deserto feroce che un tempo era l’America, alla ricerca del jet che videro nei cieli mesi fa. Se questo jet esiste davvero, allora l’umanità stessa deve essere sopravvissuta … da qualche parte. Trovarlo è la loro migliore speranza di avere un futuro e una vita che valga la pena essere vissuta. Ma Ruin è molto più pericolosa di quanto essi possano immaginare. Animali feroci danno loro la caccia. Si troveranno faccia a faccia con un culto della morte. E poi ci sono gli sciami di zombie che provengono da est, che divorano tutto ciò che trovano sul loro percorso. E questi zom sono diversi. Più veloci, più intelligenti, e infinitamente più pericolosi. La piaga zombie è mutata, o c’è qualcosa di molto più sinistro dietro questa nuova invasione dei morti viventi? Una cosa Benny e i suoi compagni non possono permettersi di dimenticare: nell’immensità di Ruin, ogni cosa ti vuole uccidere.
LE COPERTINE DELLA SERIE
Come avrete modo di vedere, già la copertina identifica il libro come “creepy”, spaventoso. Diverse da quelle americane, ammetto che mi piacciono però di più quelle di casa nostra dove, all’appello, manca solo il 4° della serie già uscito negli USA. Ecco le cover a confronto!
Queste sono le cover Made in USA:
Queste sono le cover Made in Italy:
L’AUTORE
Jonathan Maberry è romanziere, drammaturgo, sceneggiatore di fumetti alla Marvel Comics (!e Black Panther, Wolverine, Spider-Man) e multi premiato autore al prestigioso Bram Stoker Award (Ghost Road Blues, 2006; The Cryptopedia, 2007). È inoltre l’acclamato autore di Patient Zero, Dead of Night, e Rot & Ruin, il volume uno della tetralogia “Le cronache di Benny Imura” vincitore di nove premi e inserito dalla American Library Association tra le “Top 10 Horror Fiction 2011” per ragazzi. Dust&Decay (2011), il secondo volume della saga, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo ilnGold Star Award. Completano la serie Flash&Bone (uscito negli USA nel 2012) e Fire&Ash (editato nel 2013). Maberry è membro di diverse associazioni di scrittori, tra le quali: la Science Fiction Writer Associations (SFWA) e la Horror Writers Associations (HWA). Titolo: Flesh & BoneTitolo originale: Flesh & Bone
Autore: Jonathan Maberry
Editore: Delos Books
Pagine: 330
Prezzo: 16,90
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