IL SETTORE DEL RECUPERO ABITI USATI
"Obiettivo di raccolta: raggiungere quota 4 kg annui per abitante - La media europea tocca i 7 kg "
La raccolta di abiti usati è un processo di raccolta differenziata ad alta potenzialità di recupero. Il consumo annuo di abiti ed accessori di prodotti tessili, stimato su base europea, si aggira intorno ai 10 chilogrammi/anno pro-capite.
In Italia la raccolta differenziata di questa tipologia di rifiuti, se ben promossa, può raggiungere tra i 3 e i 5 chilogrammi annui per abitante, arrivando a raccogliere circa 240.000 tonnellate di frazione tessile. Oggi il dato è fermo a 1,3 kg per abitante, per un totale di circa 80.000 tonnellate raccolte, ancora molto distanti dai potenziali 3-5 kg pro-capite di rifiuti tessili differenziabili e dai 7 kg annui per abitanti raccolti mediamente nel resto dell'Europa.
Un efficiente servizio di raccolta differenziata che sia in grado di intercettare efficacemente la frazione tessile costituirebbe, su scala nazionale, un risparmio nel costo di smaltimento dei rifiuti urbani pari a circa 36 milioni di euro. Ad oggi nell'Italia settentrionale si sono registrati buoni risultati sul fronte della raccolta, mentre nel resto dell'Italia la strada da fare è ancora molta.
In aggiunta, il recupero delle materie, oltre a rappresentare un importante fattore economico e strategico per l'approvvigionamento di materie seconde per i settori produttivi, si presenta come un importante alleato per la riduzione dell'impatto ambientale delle attività industriali.
Con il riutilizzo delle materie recuperate nei processi produttivi o nei cicli di consumo, si produrrebbe una forte diminuzione della CO2 emessa rispetto a quella prodotta attraverso l'utilizzo di materie vergini.
Nella tabella che segue vengono evidenziati, grazie ad uno studio effettuato dall'Università di Copenhagen, i vantaggi ambientali ottenibili attraverso la raccolta di abiti usati.
Vantaggi ambientali della raccolta di abiti usati
Fonte: Università di Copenhagen
La percentuale di raccolta della frazione tessile dal 2001 al 2010 è aumentata, passando dallo 0,16% allo 0,22%, anche se resta sostanziale la differenza tra le aree del nord, del centro e del sud Italia.
L'attività di raccolta differenziata degli indumenti usati e prodotti tessili viene svolta sul territorio comunale, utilizzando appositi contenitori (di colore giallo) posizionati su suolo pubblico e presso le isole ecologiche.
Gli indumenti usati, raccolti capillarmente e raggruppati, vengono inviati ad impianti di trattamento all'interno dei quali possono seguire tre strade:
- riutilizzo (68%);
- recupero come materie prime seconde per l'industria tessile (25%);
- altri impieghi industriali e smaltimento (7%).
Chi è CONAU
CONAU – Consorzio Nazionale Abiti e Accessori Usati, attivo a livello nazionale dal 2008, rappresenta in FISE Unire (Unione Imprese del Recupero di Confindustria) il settore della raccolta e recupero delle frazioni tessili.
Le aziende associate al consorzio raccolgono oggi il 60% dei rifiuti tessili, con significative aspettative di crescita che porteranno in tempi brevi il CONAU a rappresentare direttamente l'80%-90% della totalità del materiale raccolto sul territorio Italiano.
Principali obiettivi del consorzio sono: assicurare, razionalizzare, organizzare, disciplinare, gestire la raccolta di abiti ed accessori usati provenienti dalla raccolta differenziata; garantire il recupero di abiti e di accessori usati attraverso il riutilizzo ed il riciclo; incentivare la raccolta differenziata di abiti e di accessori usati; aumentare la trasparenza del ciclo di intervento degli operatori del settore.
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