Magazine Diario personale

seven is a danger number.

Da Leucosia

seven is a danger number.

Che poi questa crisi c’è, e c’è ancora!” Ma me lo diceva con tutta la massima tranquillità di questo mondo, come se il fatto non fosse suo, mentre il viola di un’ametista grande quanto una noce di Sorrento farfalleggiava sulla sua mano, pronta a ghermire dal piattino l’ultima fragrante pepita di mozzarellina indorata e fritta. “Del  resto è l’anno giusto, il nostro, perchè sono sette anni che stiamo insieme e quindi i conti tornano!”  Lasciando la numerologia da parte, le proiezioni astrologiche e pure la lettura dei tarocchi, pure un cieco poteva notare la maretta che tirava tra Giulia e Giuseppe, coppia storica della nostra comitiva, un amore sbocciato ai tempi delle partite di calcetto del quartiere. Giulia ne parlava come se stesse descrivendo l’ultimo esame affrontato all’università, placida come un coniglio nella sua tana, arresa ormai alla piega degli eventi. Solo il gesto del cameriere che sistemava la sua pizza a tavola interruppe per un istante il refrain della crisi, ma solo per quell’istante. Un’occhiata alla tavolata, disperata, alla ricerca di una via di fuga, ma niente da fare. Chi mangiava chi scherzava chi ignorava. Prigioniera dell’eterna fidanzata in crisi. I miei S.O.S non venivano registrati da alcun occhio umano. “Perchè sì—mi hai portato a Parigi, uno splendido weekend, ma…e dopo? a che serve se poi una volta tornati ricadiamo sempre nelle stesse cose? e ti dico pure questo! sto iniziando a fare una lista, anzi: LA LISTA!”  Giulia, tesorobello,  scusami tanto adesso non ti seguo proprio…che vuoi dire con la parola lista?

“la lista delle cose che mi accomunano a lui!” dalla sua borsetta spuntò un foglio protocollo dall’aria vissuta e ricco di ripensamenti. “Eccola qua! nero su bianco tutto quello che abbiamo in comune…nulla praticamente!” aveva diviso il foglio a metà, da una parte i suoi desideri, dall’altra quelli di lui. varie freccette e sentieri tortuosi collegavano idee, luoghi e nomi, una babele di sogni pronta per l’uso. solo che i desideri, tra loro non collimavano…il bunging jumping e l’ultima mostra a palazzo grassi, il cinema di Moretti e quello di Er Monnezza, il concerto di Gigi D’alessio e quello di Petrucciani, la laurea da un lato e il lavoro dall’altro. “ecco! lo vedi anche tu, no? siamo troppo diversi, troppo! “ricacciata nella sua custodia di pelle firmata, la lista fece di nuovo spazio alla buona forchetta di Giulia, che continuava a macinare calorie come se le sue pene d’amore perduto non scalfissero più di tanto i suoi succhi gastrici.

 E Giuseppe in tutto ciò, ignaro delle afflizioni della sua Giulietta,  all’estremo opposto della tavolata, sorseggiando una Peroni ghiacciata continuava a commentare l’ultima partita del Napoli, un glorioso pareggio che a suo dire stava finalmente risollevando le sorti del club partenopeo dopo tanti anni passati ingiustamente  in serie B.



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