Il Ministro della Giustizia Paola Severino si è espressa oggi sulla questione carceri.
L'emergenza carceri è un tema che accompagna l'Italia ormai da svariati anni.
Ogni qualvolta si decide di affrontare il problema spunta fuori subito la soluzione: il braccialetto elettronico.
Ed ecco che il nuovo Guardasigilli Paola Severino ripropone l'utilizzo del braccialetto elettronico che, insieme all'affidamento in prova e la detenzione domiciliare, dovrebbe fronteggiare l'emergenza carceri.
Sul "fallimento" del braccialetto elettronico che "in altri Paesi ha avuto grande successo", secondo la Severino si deve cercare "di comprendere il perché" di un uso "in questi anni molto limitato".
Lo vorremmo sapere anche noi dal momento che nel 2001 si è firmato un contratto con Telecom Italia S.p.A. dove il Governo si impegnava, per un minimo di 10 anni, a versare nelle casse di Telecom, produttrice esclusiva dei braccialetti, la "modica" cifra di 11 milioni di euro all'anno.
L'uso è stato sicuramente limitato, ma le spese sostenute con i soldi di noi contribuenti certamente no...