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Sex & tears

Creato il 16 luglio 2013 da Mavi
Ieri è venuta a trovarmi la mia amica Maria, mi aveva chiamato nel pomeriggio anticipandomi che sarebbe passata da me, entrambe saremmo state sole, libere dalla famiglia, avremmo potuto chiacchierare con tranquillità, dicendoci tutto, con grande sincerità. Quando Maria chiama è sempre per raccontarmi qualcosa di nuovo che le sta capitando, qualche evento straordinario della sua vita molto ordinaria. E' entrata in casa con un viso stanco, con un'espressione di sofferenza e due lacrimoni che le scorrevano sulle guance, ci siamo guardate e ci siamo strette in un forte abbraccio. E' una bella donna Maria, grandi occhi scuri che contrastano con i lunghi capelli castani schiariti da qualche riflesso dorato, sguardo sincero e fiero, labbra ben disegnate ed un sorriso meraviglioso. Guardandola arrivare, così, con l'atteggiamento di chi è stato appena picchiato dalla vita, ho avuto un dolore allo stomaco ed ho cominciato ad intuire il motivo di quella condizione. Voglio molto bene a Maria, ci conosciamo da poco più di vent'anni, anni durante i quali ci siamo sposate, abbiamo avuto dei figli, insomma, anni in cui abbiamo realizzato le nostre massime aspirazioni, quelle di diventare mogli e madri. Se Maria soffre, soffro anch'io, e lo stesso si può dire di lei quando a star male sono io. Già dalla telefonata avevo capito, già dal suo tono. Un paio di settimane fa mi aveva chiamata per raccontarmi di Simone, un ragazzo che aveva conosciuto una sera ad una festa a casa di amici. Simone era con la moglie e le sue due bambine e Maria con il marito ed il suo piccolo Daniele. Simone era stato da subito molto carino con lei, si era mostrato simpatico e particolarmente interessato alla sua persona. Maria l'aveva osservato durante tutta la festa ed era giunta alla conclusione che fosse un tipo abituato a fare il galante un po' con tutte, un tipo a cui piaceva lusingare le donne e quindi non ne era per niente attratta. Il fatto poi che non fosse neanche bello, costituiva un'aggravante: mai le sarebbe potuto piacere un tipo così. Per questo, quando lui le aveva chiesto il numero di telefono, senza che la moglie se ne accorgesse, gliel'aveva dato senza alcun timore, tanto tra lei e quell'uomo, non sarebbe mai potuto succedere niente. Ma la vita talvolta è beffarda, ti riserva strane sorprese. Maria mi aveva raccontato che i complimenti che le faceva Simone non la lasciavano del tutto indifferente, che le piaceva quando lui le diceva che era bellissima, che era sensualissima, quei superlativi proprio la facevano sentire bene. Come tutte le donne, stava iniziando a cedere alla banalissima corte di un donnaiolo. Al telefono già l'avevo avvertita, le avevo detto che quelli come lui non c'entravano niente con lei. Lei che è piena di ideali, di passione, che non fa niente senza metterci il cuore. Gliel'avevo detto che con quel Simone si sarebbe scottata. Adesso, a distanza di due settimane, veniva da me, in lacrime, un sospetto ce l'avevo. "Avanti su, forza, confessa, c'entra Simone, vero?" Maria mi ha guardato, ha intensificato il pianto ed ha fatto di sì con la testa. Lo sapevo, lo sapevo ... NO, non doveva succedere. Ma perché noi esseri umani non seguiamo mai i consigli degli amici? Perché? Forse perché ci sono momenti in cui ti senti forte, pensi di essere in grado di gestire qualsiasi situazione, che sai tener testa a tutti, che il gioco vale la candela. Maria ed io ci siamo sedute in cucina, le ho versato un po' di vino bianco che era in frigo, già aperto, me ne sono versata un bicchiere anche io ed ho messo il contenuto di una bustina di noccioline in un piattino. Ci siamo guardate e lei mi ha sorriso, per un attimo ha smesso di piangere, ha detto che era la solita cretina, che si era innamorata di uno che sin dall'inizio si capiva che non le avrebbe potuto dare niente di buono.  Poi ha ripreso a piangere e mi ha raccontato che si erano visti pochi giorni prima e che avevano fatto l'amore. La notizia, prevedibile, mi ha causato un crampo allo stomaco. Perché l'aveva fatto? Continuando il racconto si è definita, in maniera autoironica "un'adolescente tardona". In pratica, un paio di giorni dopo aver fatto l'amore lui se n'era uscito con la solita frase da coglione: "non possiamo e non dobbiamo più vederci, io non posso frequentarti, tu rischi di sconvolgere la mia vita, mi prendi molto, non posso rischiare di rovinare il mio matrimonio." Maria aveva provato a dissuaderlo, ma non c'era riuscita. Mentre mi diceva dei messaggi che gli aveva scritto, implorandolo di continuare a frequentarsi, a vedersi, è scoppiata in una grande risata. "Ma chi cavolo lo vuole uno come quello?" "A pensarci bene a me non mi piace proprio! Non mi piace fisicamente, non mi piace caratterialmente, non abbiamo le stesse idee ... ma chi cazzo gliel'ha detto che ci saremmo innamorati?" E poi, dopo aver buttato giù tutto il bicchiere di vino, ha detto: "Ma perché ha dovuto dirmi quello che mi ha detto? Ma cosa credeva che avrei lasciato mio marito per Lui? Perché gli uomini non iniziano a pensare che esistono davvero le belle senz'anima ... perché Simone ha parlato prima del tempo? Prima che fossi io a stancarmi di lui, a realizzare che io con lui non avevo niente in comune, niente da condividere, niente!" "Ha recitato il suo copione, come avrà fatto altre decine di volte, senza pensare chi c'aveva davanti" Ecco, come sempre Maria è riuscita a ritrovare il suo bellissimo sorriso ... siamo scoppiate entrambe a ridere perché immaginavamo lei come una mangiatrice di uomini, lei che non aveva mai tradito il marito prima di allora. Ha cominciato a dire: "ma perché non sono come quelle di Sex & City? Perché non riesco ad essere sicura di me? Non avevo mica bisogno di un Simone qualsiasi che mi dicesse che sono bellissima e sensualissima? Che cosa ho fatto? Ho dato il mio corpo ad un cretino che mi ha sedotta anche con un copione prevedibile ..." Le ho detto che le cose si sarebbero aggiustate facilmente, sarebbe stato facile cancellarlo dalla sua vita. del resto, di uomini come Simone se ne trovano tanti: collezionano donne come fanno i bambini con i giocattoli, finita la curiosità, l'interesse per la novità, mettono via il giocattolo e lo rimpiazzano con uno nuovo, stando attenti, però, a non interrompere bruscamente il rapporto perché non si può mai sapere, un domani potrebbe tornare utile il vecchio giocattolo ... Era successo questo a Maria, quello che accade a molte donne, voleva qualche complimento, voleva sentirsi desiderata ed ha ceduto alle lusinghe di un uomo esperto che di Maria ne ha già incontrate tante. Prima di lasciarci ci siamo abbracciate forte, poi ci siamo guardate ed abbiamo esclamato: evviva le donne, evviva il buon vino!

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