Vi ricordate della pubblicità della compagnia napoletana di trasporto marittimo TTTLines, che nel lontano 2008 suscitò notevole scalpore per la sua indole provocatoria? Per chi avesse reminiscenze vaghe, ricordiamo che come icona dei cartelloni pubblicitari fu scelta l’immagine di un seno prosperoso, che simboleggiava il Vesuvio e l’Etna (non a caso la tratta servita dalla compagnia era ed è Napoli-Catania).
Una scelta sicuramente non ordinaria e comune, che ha indignato per certi versi ed a suo tempo l’opinione pubblica, soprattutto quella femminile, che l’ha ritenuta offensiva e denigratoria nei confronti del genere femminile. L’artefice di tale compagna pubblicitaria fu Yvonne Fabris, che motivò tale scelta affermando che il Vulcano è simbolo di vita e fertilità, così come il seno che lo rappresenta. Ed ancora che il manifesto fu realizzato con un high-budget e che diventò virale grazie all’affissione sull’impianto da 80x3mt, che ne ingrandì naturalmente le dimensioni. Ci furono vari incidenti da parte degli automobilisti, distratti dalla visione del prosperoso seno ed incuriositi dalla misteriosa identità della modella. Anni dopo, nel 2011, fu realizzata un’altra campagna simile.
Insomma, stando alle dichiarazioni dell’ideatrice, tutto ciò non avrebbe avuto nessun fine commerciale, nessun tentativo di ridicolizzare le donne ma avrebbe puntato semplicemente sull’ironia e sul sarcasmo. E voi cosa ne pensate, alla luce di oggi?