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Sez. Attrici - Tema: Monica Vitti

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Sez. Attrici - Tema: Monica VittiVestita di nero, mi pare una madonna. e se penso a quei capelli ho i brividi che s'appendono alle carni. Mi fa paura, perché chissà chi sarebbe adesso se fosse stata una donna siciliana vecchio stampo - avrà pensato la stessa cosa anche lei mentre parlava come una siciliana a Londra. 

Ringrazio il cielo sia nata eterna, eh, perché lei è eterna come Roma. Già nel '68, coperta dalla testa ai piedi sarebbe riuscita a far nascere in te le voglie più sublimi, sempre senza esagerare, dando il dieci percento di sé; le gambe accavallate e Monica, nata eterna nel 1931, non mostra i segni di una guerra e ride e fa il segno della pistola con le dita, spara mille colpi alla macchina fotografica e alla fine ti ritrovi innamorato.

«Po-posso chiederle un autografo?» - chiesi in imbarazzo. «Ce-ce-certo che puoi chiedermi un autografo, a-a-anche senza balbettare, se preferisci » rispose lei facendomi un sorriso e, direi, compatendomi. Arrossii, stavo sognando, cominciavo a non capire se quel che stavo per fare fosse astratto o reale e tutto sembrava scorrere ad una velocità moltiplicata per trenta, sembrava comunque troppo poco. «Suvvia, che sarà mai? Sono una donna come le altre, io! Tu invece mi sembri un uomo particolarmente sensibile o forse non hai mai visto una donna?» - rise di me affettuosamente. Per quanto mi riguarda avrebbe potuto deridermi in maniera crudele, ed io sarei rimasto estasiato comunque; capita mica ogni giorno d'incontrare la madonna. 

«M-ma no, è che, cioè, insomma, credo che non capiterà più un'occasione simile, capita una volta ogni tanto, n-non è che potrei offrirle un caffè uno di questi giorni?» Scoppiò in una risata e anch'io scoppiai in una risata, sembravamo una risata gigantesca, solo che lei magari rideva perché la facevo ridere, invece io ridevo perché non sapevo cosa diavolo fare.  «Certo che sei proprio un bugiardo! Incontriamoci qui domani, il caffè te lo offro io.» Prese il rossetto e mi fece l'autografo, mi diede un bacio con la stessa penna e tornò in auto. 

«Signora, signora! Ma a che or...cazzo.» - La macchina andò via.

L'indomani mi recai al bar alla stessa ora, ma di lei neanche l'ombra. Si fecero le 21, poi le 22 ed io a girare lì come un cretino tirando via l'ultima cicca con le dita. Aspettai mezz'ora e poi tornai a casa. I miei erano furibondi, non credevano avessi ricevuto un bidone da Monica Vitti.

In fondo, chi ci avrebbe mai creduto?Se ne è andata come nel film, correndo da Baker.AS

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