Ora continua a essere un tlog, ma è anche un libro, che raccoglie tanti disegni che hanno formato una specie di diario. Il libro mi piace com'è venuto, giusto di misura, comodo da impugnare, un po' morbido ma pesante di carta e di roba che ci sta dentro. Leggero da leggere, credo (lo trovate qui con sconto e dedica acquerellata).
"Avere un libro da scrivere è come avere un viaggio da fare"
Cito a memoria il romanzo La scoperta della lentezza di Sten Nadolny, che mi piacque assai negli anni 80 8a quelli risale l'edizione che mostro), e chissà adesso... ma poiché me lo ricordo bene, a sprazzi, credo di sì. Parla di un ragazzo che è troppo lento di riflessi, siamo alla fine del 700? Lui si imbarca lo stesso e diventa capitano, sfruttando questo suo handicap. Andrà poi verso il Polo. Scriverà anche (appunto, da ciò la frase).
Ma insomma un libro da fare è anche come cucinare, che si mettono assieme ingredienti anche diversi, ma bisogna che si accordino, che cuociano bene, che il sapore sia gradevole e un poco sorprendente.
Il libro l'ho fatto così, con ingredienti che erano venuti uno dopo l'altro, un giorno dopo l'altro. Inventato, ma stando attenta al sapore.
Così mi diverto a inventare ricette, con pezzetti di cose che mi piacciono.
Un giorno ne inventai una davvero buonissima, che vi racconterò. Di pesce. Da quella è nata questa, la sua sorella vegetariana.
Come un libro lascia spazio al lettore di completare l'opera, questa è una ricetta che non va scritta in modo univoco, è una ricetta che può insegnare a cucinare, un po' un trucco, un metodo... e poi sembrerà di stare su un balcone luminoso e fiorito.
Ecco, vi racconto la versione asparagi (le foto non sono abbastanza verdi, ma credetemi, lo sono decisamente), ma potete farla con tutte le verdure a foglia (biete, erbette, spinaci), ma anche con zucchine.
Cominciamo
INGREDIENTI (x6)
• 1 mazzo piccolo di asparagi (o mezzo grosso)
• qualche foglia di bieta (optional)
• uno o due spicchi d'aglio (se è fresco meglio ancora)
• 1 bella fetta di pane un po' raffermo (di segale viene una squisitezza, ma qualunque va bene)
• 1 uovo (variante con 2)
• sale, pepe,
• un pizzico di menta secca, prezzemolo...
• formaggio grattugiato, 2 cucchiai (a piacere)
• OPTIONAL 6 ovetti di quaglia
OCCORRENTE
sì, un occorrente ci vuole: gli stampi di budinetti in silicone, quelli sono comodissime e anche belli.
Poi tagliere, coltello, ciotolona, cucchiaio e padella. (può servire un frullatore a immersione, ma meglio di no)
PROCEDIMENTO
•Tagliare molto piccoli i gambi degli asparagi, escludendo la parte durissima (le punte, se son tanti, tenetele da parte e usatele altrove), e anche le biete e l'aglio.
• Buttate in padella con pochissimo olio e un pizzico di sale e fatte cuocere finché sono molto molto morbidi. Se non usate il frullatore devono essere davvero morbidi, per impastarsi bene, senza sciogliersi, se siete frettolosi usate poi il frullatore.
• a parte montate a neve la chiara d'uovo ben sode.
• unitele all'impasto e lasciate riposare qualche minuto.
• versate negli stampi, non fino all'orlo, che gonfiano un poco.
• infornate in forno caldo (200 o poco meno) per 15 minuti (controllate prima), ma sotto tenete una piastra per evitare che brucino un po' come questi.
• sfornarli e toglierli dalle forme dopo poco:
• servire tiepidi o freddi; volendo adornare con l'ovetto di quaglia, che fa tanto nido.
CONSIGLIO, raddoppiate le dosi, si mangiano facilmente essendo assai leggeri (se non esagerate d'uovo e formaggio) e inoltre anche il giorno dopo vanno benissimo.